Ticino e Grigioni

Teleriscaldamento in Ticino: una realtà che si estende

Un nuovo progetto, destinato a prendere corpo nel Mendrisiotto, aumenterà il numero degli edifici allacciati nel cantone

  • Oggi, 05:33
  • Oggi, 06:19
07:14

Si amplia la rete di teleriscaldamento

Il Quotidiano 16.01.2025, 19:00

Di: Quotidiano-Michele Realini/ARi 

Sono attualmente 828 gli immobili in Ticino che sono allacciati ad una rete di teleriscaldamento. Ma potrebbero diventare di più grazie ad un nuovo progetto. È stata infatti pubblicata la domanda di costruzione per una nuova centrale nel Mendrisiotto, che servirà almeno una ventina di edifici.

La realizzazione di questo nuovo impianto è così entrata in una fase cruciale. L’ubicazione è all’interno dell’area della valle della Motta, al confine fra Mendrisio e Coldrerio, dove si trova la discarica dell’Azienda cantonale rifiuti: qui sorge uno stabile, ora praticamente vuoto e da ristrutturare, che ospiterà questa centrale voluta dal capoluogo momò e dall’azienda Teris, che appartiene al cantone.

Si prevede quindi una produzione di calore da cippato locale. “Una parte proverrà dai centri di raccolta della zona, l’altra dai boschi comunque della zona del Mendrisiotto”, anticipa ai microfoni del Quotidiano il direttore di Teris Andrea Fabiano. Si tratta di legname “che deriva dalle nostre attività quotidiane” e che quindi “ha senso utilizzarlo qui, sul posto”, secondo una logica di economia circolare.

Una volta edificata, la centrale sarà come quella del Bellinzonese a Giubiasco, altra realizzazione di Teris. La domanda di costruzione scade il 1° febbraio e “non appena crescerà in giudicato” si procederà alla costituzione di una società partecipata al 50% da Teris e per l’altro 50% dalla città di Mendrisio, anticipa il direttore delle Aziende industriali di Mendrisio (AIM) Gianpaolo Pontarolo. “Poi da lì il progetto potrà partire” e avrà costi nell’ordine di 20 milioni di franchi circa.

In una prima fase verranno serviti gli stabili dell’Organizzazione sociopsichiatrica e il comparto scolastico: liceo, SPAI e scuole medie. In seguito il servizio raggiungerà via Turconi con l’Accademia di architettura, le scuole Canavée e le case anziani Torriani. Ma perché in prima battuta soprattutto edifici pubblici? “Per noi era importante partire con dei grossi consumatori”, che “ci permettono di rendere sostenibile fin da subito il progetto”, spiega il direttore delle AIM. Ma l’iniziativa potrà via via aprirsi a più privati e magari ad altri quartieri e con tariffe concorrenziali, che rappresentano l’obiettivo dei promotori.

In Ticino le reti di teleriscaldamento sono una trentina. La produzione del calore avviene con la combustione di materiale, ad esempio rifiuti, cippato o gas. Esso viene quindi distribuito a distanza alle abitazioni e all’utenza.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare