E’ atteso in mattinata l’atto conclusivo, la lettura della sentenza, del processo contro quattro cittadini iracheni sospettati di aver voluto organizzare un attentato terroristico. I quattro, ricordiamo, erano comparsi davanti ai giudici del Tribunale penale federale di Bellinzona a inizio marzo per rispondere delle accuse loro rivolte dal Ministro pubblico della Confederazione che li sospettava di attività illecite e legate al terrorismo jihadista.
Il Ministero pubblico della Confederazione ritiene i quattro sospetti colpevoli di aver cercato di preparare atti terroristici nel nostro Paese e ha richiesto pene pesanti per il quartetto: 7 anni e mezzo di carcere per i due principali imputati, 5 anni e mezzo per il terzo e due anni e mezzo parzialmente sospesi per l’ultimo.
Gli avvocati difensori hanno chiesto, durante il dibattimento, il proscioglimento dalla pesante accusa dei loro assistiti mettendo in dubbio l’intero impianto accusatorio, a loro dire non basato su prove concrete ma solo su centinaia di messaggi digitali, pur riconoscendo per i due principali accusati l’accusa di essere dei passatori quindi di incitazione all’entrata illegale in Svizzera.
Agenzie/RG/Swing