L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) è in contatto con il Ticino in seguito di una richiesta del Piemonte, che ha espresso interesse per eventuali dosi superflue del vaccino di AstraZeneca. Una decisione la Confederazione potrà prenderla solo dopo che Swissmedic si sarà pronunciata sull'omologazione del preparato anglo-svedese.
L'UFSP è infatti attualmente in attesa della conclusione della procedura d'esame dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic sull'omologazione di AstraZeneca e nel caso in cui la domanda di approvazione venisse respinta, valuterebbe come procedere con le dosi riservate di questo vaccino.
"Le dosi in eccesso possono tuttavia essere cedute dalla Confederazione solo in accordo con il produttore del vaccino. La vendita o la trasmissione di dosi all'estero da parte di un Cantone non è permessa. Questo è regolato contrattualmente", precisa l'UFSP alla RSI.
Il Governo ticinese ieri ha confermato di aver inoltrato a Berna la richiesta del Piemonte di consegnare le dosi di vaccino della casa farmaceutica anglo-svedese in eccesso. Secondo Swissmedic però, per l'omologazione del vaccino, di cui la Svizzera ha ordinato fino a 5,3 milioni di dosi, mancano ancora degli studi ritenuti necessari.
Senza dimenticare che nelle ultime settimane il vaccino di AstraZeneca ha fatto notizia a livello internazionale per un certo numero di casi di trombosi venosa cerebrale verificatisi in persone vaccinate. Secondo l'Agenzia europea dei farmaci (EMA) ci sono però "più benefici che rischi" ed il siero è ritenuto "sicuro ed efficace".
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