Non più un disavanzo di quasi 135 milioni di franchi, quanto indicava il preventivo 2022, bensì di 13,4 milioni. È quanto attesta il rendiconto intermedio delle finanze ticinesi, redatto a fine settembre e sottoposto ora all’attenzione del Consiglio di Stato.
Già lo scorso preconsuntivo indicava un miglioramento rispetto a quanto prospettato in sede di preventivo, stimando un disavanzo di 64,7 milioni; a determinare un ulteriore miglioramento – si legge mercoledì in un comunicato – è però “l’aggiornamento del mese di ottobre delle stime del PIL relative al 2022 prese in considerazione per la valutazione dei gettiti fiscali, così come l’aumento delle imposte di successione e donazione, oltre a minori spese per contributi nel settore dell’assistenza sociale, dell’asilo e dei trasporti pubblici”.
Ad incidere è stato anche il versamento di 162 milioni da parte della Banca Nazionale e l’aumento delle imposte. Crescono tuttavia anche le spese, “influenzate in modo importante dal conflitto in Ucraina” e ancora in parte dal Covid-19.
Un preventivo ricco di incognite
Il Quotidiano 25.10.2022, 21:00
Perequazione intercantonale, più soldi al Ticino
L'anno prossimo il Ticino riceverà più fondi nell'ambito della perequazione intercantonale. Nei Grigioni invece la situazione rimane sostanzialmente immutata. I versamenti definitivi sono stati approvati mercoledì dal Consiglio federale. Nel 2023 i versamenti ammontano complessivamente a 5,6 miliardi, 290 milioni in più rispetto a quest'anno. Il Ticino è fra i cantoni che registra le maggiori riduzioni dell'indice delle risorse, che misura la forza finanziaria. Il contributo salirà quindi l'anno prossimo a 69,5 milioni, 17,65 milioni in più rispetto al 2022. I Grigioni riceveranno invece poco meno di 269 milioni. Il maggiore beneficiario rispetto allo scorso anno risulta essere Berna, a cui andrà oltre un miliardo in tutto, mentre chi ci rimette di più dalla correzione è Basilea Città.