Ticino e Grigioni

"Ticino, il peggiore in Svizzera"

Approvato il consuntivo 2015 del Cantone, ma Vitta ricorda: "Il risanamento è un'urgenza"

  • 21 giugno 2016, 21:34
  • 7 giugno 2023, 21:01
Il direttore del DFE Christian Vitta

Il direttore del DFE Christian Vitta

  • ©Ti-Press

Nessuna sorpresa, sotto il cielo di Palazzo delle Orsoline a Bellinzona: i conti del Cantone sono stati approvati - con il sostegno di Lega, PLR e PPD - e lo sguardo rivolto alla manovra di risanamento da 185 milioni di franchi che dovrebbe permettere di chiudere in pareggio entro la fine della legislatura.

Il Gran Consiglio ticinese ha insomma accettato martedì - con 35 voti favorevoli, 18 contrari (PS e Verdi) e 5 astenuti - il consuntivo 2015, che presenta un disavanzo di 90,5 milioni a fronte di un preventivo di meno 120,2 milioni di franchi.

“Del consuntivo si prende atto. Non si può cambiarlo. La strada che abbiamo imboccato comunque è quella giusta, verso il risanamento delle finanze del Cantone“, ha tagliato corto Alex Farinelli per il PLR.

“Si tratta di soldi già spesi. Ma il mondo del lavoro resta un grosso problema, l’assistenza sta esplodendo e guardando al futuro questa preoccupazione è sentita da un numero sempre maggiore di ticinesi. Ma è chiaro che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. E dunque andranno fatte delle scelte politiche“, ha voluto rimarcare Daniele Caverzasio per la Lega dei ticinesi.

Fabio Bacchetta Cattori, per il PPD ha invece fatto notare che “il gettito fiscale è crollato” e che questo “è l’elemento più preoccupante degli ultimi 15 anni”. “Una volta - ha aggiunto - si litigava sul tesoretto, oggi però questi tempi sono finiti. La situazione economica e sociale è difficile, ma visto che siamo confrontati con una manovra di risanamento finanziario di una certa rilevanza, sosteniamo il consuntivo”.

“Cosa fatta? E’ vero. Ma si puo' anche ricordare come si è arrivati a questo punto, per andare in futuro in altre direzioni”, ha detto invece Saverio Lurati per il PS. “Ci vuole una politica di ridistribuzione in grado di operare un miglioramento strutturale delle finanze cantonali”, ha continuato. “Operando con la politica dei cerotti non andremo da nessuna parte. Il PS invita dunque a respingere il consuntivo”, ha concluso.

“Da anni sento, dai banchi del Governo e del Parlamento, da parte dei partiti storici, degli appelli ad un maggior rigore finanziario. Ma mai è stato fatto quanto auspicato. Dunque io non ci credo più”, ha esordito Gabriele Pinoja per l’UDC. “Oggi abbiamo sul tavolo la manovra di rientro. Certo che si bucasse anche questa, in futuro potremo lasciar perdere per affogare nei debiti”, ha aggiunto tagliente.

“In preventivi e consuntivi si fanno grandi proclami, poi nella quotidianità si continua imperterriti a non fare nulla e a gettare fumo negli occhi”, ha invece tuonato Matteo Pronzini per MPS/PC. “Le vostre politiche, a livello cantonale, sono le stesse che vengono portate avanti a livello europeo. E io spero che giovedì i salariati della Gran Bretagna sceglieranno la Brexit, uscendo da questa Europa dei padroni”, ha concluso allargando gli orizzonti.

“Purtroppo è un altro consuntivo a cifre rosse”, ha ricordato Germano Mattei di Montagna Viva. “E anche la manovra di rientro non farà che colpire ulteriormente i ceti più deboli del paese e coloro che abitano nelle regioni di montagna”, ha proseguito. “Sul consuntivo mi asterrò, perché non ho visto finora che timide azioni per una nuova politica verso il rilancio delle zone marginali del Ticino, che sono in allarmante declino”.

“Il disavanzo è migliore di quanto preventivato. E anche l’autofinanziamento è positivo”, ha infine detto il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta. “Complessivamente però lo stato di salute delle finanze cantonali rimane difficile. Basti pensare che il risultato del Ticino è stato il peggiore nel panorama nazionale”, ha reso attenti. E questo, per il ministro, “conferma la necessità di proseguire con urgenza sulla via del risanamento finanziario in vista del pareggio dei conti".

Joe Pieracci

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