Riempire una schedina del Lotto o dell'Euromilions sembra essere un'attività più attrattiva in Ticino che nei cantoni d'oltre San Gottardo. Le statistiche dicono che si gioca si gioca tra il 25 e il 30 per cento in più rispetto alla media nazionale.
Un dato che ha indotto il Consiglio di Stato, nell'ambito di una procedura di consultazione federale, a chiedere una revisione nella ripartizione dei proventi delle lotterie e dei giochi in denaro.
Annualmente il canton Ticino riceve circa 20-22 milioni di franchi Swissloss, che ripartisce gli utili sulla base di un accordo intercantonale ormai datato che risale al 1937. Disposizioni. queste, per altro superate anche dalla nuova legge sui giochi in denaro. Già in passato la chiave di ripartizione aveva fatto discutere: ora il Consiglio di Stato ticinese chiede, alla conferenza dei direttori cantonali competenti in materie di lotterie di tenere conto anche della percentuale maggiore di giocate.
"E' un fattore riconosciuto che i popoli latini sono più propensi ai giochi d'azzardo rispetto ai nordici - afferma Giorgio Stanga, capo Ufficio fondi Swisslos e Sport-toto - senza contare che nel nostro cantone abbiamo quasi 65'000 frontalieri che giocano in Ticino quando vengono a lavorare".
Attualmente è in vigore una chiave di ripartizione delle vincite mista: la proposta firmata dall'Esecutivo cantonale chiede che anche i proventi sui biglietti della lotteria - ora calcolati in base al numero degli abitanti per cantone - sia calcolato come già accade con le vincite di lotto ed Euromilions. "Questo per avere un'unica chiave di riparto - prosegue Stanga - ovvero quella che equivale al 50 per cento in base alle giocate e 50 per cento in base alla popolazione".
Una curiosità: per ogni franco giocato il 50 per cento va in premi; 10 per cento lo prende chi vende il biglietto; un altro 10 per cento è considerato di spese mentre i rimanenti 30 centesimi vanno ai cantoni.