Il pericolo di una bolla immobiliare è tuttora presente e rimane stabile in Svizzera, il Ticino però è in controtendenza.
Il relativo indice calcolato dagli esperti di UBS si è attestato nel quarto trimestre 2016 a 1,35 punti, con una una variazione minima rispetto ai tre mesi precedenti (+0,01 punti).
L'UBS Swiss Real Estate Bubble Index - questo il nome dell'indice - è rimasto quindi nella zona di rischio, informa l'istituto in un comunicato odierno. I sotto-indicatori prezzi/redditi e prezzi/pigioni sono leggermente saliti, mentre la crescita più lenta dell'indebitamento ipotecario ha avuto un effetto frenante. Ormai da un anno e mezzo l'indice si muove nella fascia compresa tra 1,30 e 1,45 punti.
Stando agli specialisti di UBS i pericoli si stanno attualmente concentrando gradualmente sulle regioni di Zurigo e della Svizzera centrale. Il Ticino - che pure in passato aveva presentato zone a rischio, in particolare Lugano e Locarno - appare invece oggi esente da difficoltà.
Prezzi in forte calo anche nei Grigioni. Gli immobili costano fino ad un quinto in meno: maggiormente colpite le case di vacanza, ma la riduzione non risparmia nemmeno le abitazioni primarie.
ats/joe.p.