Ticino e Grigioni

#Ticino23, quattro liste un po' più leggere

Gli otto candidati al Gran Consiglio stralciati erano in corsa per Verdi liberali, HelvEthica, MPS e PC-POP – Fuori: 5 donne e 3 uomini

  • 7 febbraio 2023, 18:01
  • 20 novembre, 12:00
Gli stralci non hanno sconvolto le cose: per ogni seggio in Parlamento ci sono almeno 10 pretendenti

Gli stralci non hanno sconvolto le cose: per ogni seggio nel prossimo Parlamento ci sono almeno 10 pretendenti

  • ©Ti-Press /Alessandro Crinari
Di: Diem/L.B. 

Lo stralcio per ragioni formali delle otto proposte di candidatura depositate dai partiti e dai movimenti in corsa per il Gran Consiglio ha reso un po’ più leggere 4 liste. HelvEthica ha perso 3 candidati (è passata da 90 a 87) e altrettanti sono stati tolti dall’elenco dei Verdi liberali (da 42 a 39). La lista PC-POP e quella MPS-Indipendenti ne hanno invece perso uno ciascuno e ora hanno 61 e, rispettivamente, 39 candidati. In tutti i casi l’esclusione è stata decisa dal Governo martedì mattina, prima di procedere al sorteggio, a causa dell'incompletezza della documentazione prodotta.

Cinque delle otto candidature stralciate erano femminili. Il numero delle donne in lista per il Parlamento è così sceso da 372 a 367. Si tratta di una modifica che non stravolge i dati generali e, in particolare, quelli riguardante il fatto che le elezioni 2023 passeranno alla storia del canton Ticino per più ragioni. I primati stabiliti sono numerosi.


A cominciare dai record riguardanti il numero assoluto di candidati (ben 916, il 25%, in più rispetto al 2019) e la proporzione di candidate (il 40%).


Le liste più equilibrate (tenendo conto degli abituali parametri riguardanti sesso, età e provenienza geografica dei candidati) sono quelle dei Verdi e del PS che presentano piccolissimi scostamenti rispetto all'equa rappresentanza dei generi, allo spazio riservato agli otto distretti nonché ai giovani. I maggiori disequilibri, per un verso o per l'altro, si riscontrano invece nelle liste di Montagna Viva, Dignità ai pensionati e Più Donne. Le altre liste si collocano nella zona intermedia, con uno o più fattori che le distanziano (a volte anche significativamente dal punto centrale).

Scorrendo le liste, a farsi notare è anche il fatto che nella corsa per il Gran Consiglio, il Sottoceneri (e in particolar modo il Luganese) è sovrarappresentato rispetto alla sua popolazione. Il Locarnese invece conta un numero di candidati inferiore.

La lista più bilanciata tra Sopra e Sottoceneri è quella della Lega, che favorisce di 0,5 punti percentuali il nord. Se si guarda però a un bilanciamento generale tra distretti, i 90 candidati più rappresentativi della ripartizione geografica della popolazione ticinese sono quelli dell’UDC. HelvEthica attinge invece il 70% dei suoi candidati dal Luganese dove è domiciliato quasi il 60% di chi si è messo in lista per Avanti con Ticino&Lavoro.


La quota dei sottocenerini è sopra la media anche tra i verdi liberali, Più Donne e i verdi che presentano la maggior concentrazione di candidati del Mendrisiotto. Sull'altro versante si trovano PS, PLR, Centro, Lega, MPS e PC-POP con una sovrarappresentazione del Sopraceneri, a volte anche piuttosto marcata. La lista più Bellinzona-centrica è quella dell'MPS.

Per quanto riguarda i partiti storici e di governo, quello che ha dato più spazio alle valli è il Centro. Seguono la Lega, il PLR e il PS.

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