Ticino e Grigioni

Tornano le zecche

Con la primavera-estate si ripresenta il problema di questo parassita che può fare danni alla salute

  • 3 giugno 2016, 10:56
  • 6 settembre 2023, 05:08
Malattie invalidanti possono insorgere se la cura è trascurata

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Il Dipartimento sanità e socialità ricorda che con l’estate torna anche in Ticino il problema delle zecche. Questi insetti sono pericolosi per la salute perché portatori della borreliosi di Lyme e della meningioencefalite (virus TBE).

Il medico cantonale ha condotto negli anni scorsi una ricerca raccogliendo 12'000 zecche. L’esame ha indicato che nel 26% dei casi il parassita aveva il batterio della borreliosi, una percentuale che rientra nella media svizzera. In Vallemaggia c’era anche il virus TBE, contro cui una vaccinazione è indispensabile.

La borreliosi si manifesta con una macchia rossa che si espande pogressivamente. Grazie a una diagnosi precoce con una terapia antibiotica si possono scongiurare disturbi più gravi.

La prevenzione

La prevenzione rimane in definitiva l’elemento principale per chi frequenta i nostri boschi. Chi passeggia o pratica attività all’aperto in zone di altitudine inferiore a 1.500 metri è invitato a indossare scarpe chiuse, abiti lunghi, a usare un repellente efficace contro le zecche e a considerare la vaccinazione. Al rientro da una passeggiata e nei giorni successivi, un controllo sui vestiti e su tutto il corpo va effettuato a più riprese. In caso di morsicatura da zecca, è importante togliere al più presto l’acaro con una pinzetta, disinfettare la zona interessata e annotare la data dell’evento.

RedMM/M.A.

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