Dal primo studio di fattibilità del 2005 ci saranno voluti nella migliore delle ipotesi quasi 30 anni per veder completato il tram-treno del Luganese, che per quanto ipotizzato attualmente dovrebbe essere costruito a partire dal 2025 e i cui lavori dureranno circa 8 anni. I tempi, però, sono ancora tutt'altro che certi: delle 115 opposizioni che erano pervenute all'Ufficio federale dei trasporti, un centinaio ha potuto essere accantonato tramite conciliazione. Tredici, invece, sono state risolte o respinte dallo stesso UFT e sono situazioni che potrebbero tramutarsi in nuovi ricorsi, come spiegato ai microfoni della RSI dal consigliere di Stato Claudio Zali: questi opponenti sono "essenzialmente privati o associazioni" che il capo del Dipartimento del territorio, forte del via libera di Berna, si sente oggi di definire "pseudo-ambientaliste, pseudo-urbaniste o pseudo-amiche del territorio".
Il consigliere di Stato Claudio Zali
A questo proposito se ne saprà di più alla fine di aprile. Una volta cresciuto in giudicato il progetto, non per forza i binari saranno poi in discesa: "C'è un fronte parallelo che è quello dell'aggiudicazione delle delibere sui lavori di progettazione esecutiva. Poi bisognerà uscire con i bandi e aggiudicare i lavori di costruzione", ha spiegato il consigliere di Stato. "Sono appalti per centinaia di milioni e l'esperienza insegna che in questi casi vi possono essere recriminazioni da parte di chi non viene prescelto".
Si pensa già alla prossima fase
E intanto si guarda già avanti, a quella che sarà la seconda fase. Per questa "ci sono già dei tavoli di lavoro in corso, si va verso l'allestimento di studi di fattibilità e progetti di massima per potere inserire questa tappa successiva nei programmi di agglomerato di prossima generazione. Per Lugano prevederebbe l'introduzione di un percorso circolare su Viganello-Pregassona-zona stadio-Via Trevano e ritorno in città", ha spiegato Zali. Nella speranza che "forti dell'esperienza" questa volta i tempi siano più brevi, non tanto da concludere le opere insieme ma perlomeno "per avere un décalage temporale molto ridotto".
Senza considerare un altro dossier che intanto va avanti sul piano del Vedeggio, quello della circonvallazione stradale di Agno-Bioggio.