Con quasi venti milioni di pernottamenti all’anno, nei Grigioni oltre un quarto dei guadagni è generato dal turismo. È quanto emerge da uno studio condotto tra il 2022 e il 2023 dall’Ufficio dell’economia e del turismo assieme a EBP Schweiz, che è stato presentato mercoledì a Coira. In concreto, si parla di un valore aggiunto lordo pari a 4,05 miliardi di franchi, che equivalgono al 26,5% della prestazione economica cantonale.
Di questi 4,05 miliardi, quasi un terzo (1,27 miliardi) è generato nella regione oggetto di analisi Engadina/Valli meridionali. Seguono la Valle grigione del Reno (859 milioni), la cui importanza è dovuta a effetti indiretti legati al turismo, e Davos/Prettigovia (590 milioni).
Il maggior contributo al valore aggiunto turistico è dato, con 1,67 miliardi di franchi, da servizi quali il commercio all’ingrosso, i settori dell’architettura e immobiliari, i fornitori di servizi finanziari e il settore sanitario. Seguono i fornitori di prestazioni turistica (1,4 miliardi), tra cui spiccano il settore ricettivo e i trasporti.
Un posto di lavoro su tre è legato al turismo
Sono quasi 33’000 i posti di lavoro a tempo pieno, nei Grigioni, che sono legati direttamente e indirettamente al turismo. E con quasi un terzo delle persone occupate (31,3%), la quota di forza lavoro impiegata nel settore turistico grigionese è superiore rispetto a Vallese (29%), Berna (7,8%) e Ticino (12%).
Pernottamenti in appartamenti di vacanza o da conoscenti
Ogni anno nei Grigioni si registrano 19,1 milioni di pernottamenti, secondo i risultati del sondaggio che ha interpellato quasi 21’000 ospiti e oltre 8’000 proprietari di abitazioni secondarie. Questo significa che, in aggiunta ai circa 5,5 milioni di pernottamenti in albergo, una quota significativa di ospiti sceglie gli appartamenti di vacanza utilizzati in proprio, il settore paralberghiero oppure pernottamenti da conoscenti. Inoltre, i Grigioni contano 4,7 milioni di ospiti di giornata.
Sul fronte delle abitazioni secondarie, dal sondaggio emerge che il 78% viene utilizzato esclusivamente dai proprietari. Come si spiega la scelta di non affiatarle a terzi? Soprattutto con il desiderio di tutelare la sfera privata e di disporre di flessibilità per l’uso proprio.