Un'ondata di fallimenti è in arrivo nel settore turistico elvetico: è quanto emerge da un’indagine settoriale della Federazione svizzera del turismo (HotellerieSuisse, GastroSuisse, Funivie Svizzere e Associazione svizzera del turismo). Il rischio è maggiore soprattutto in Ticino, nella Svizzera occidentale e nella regione di Basilea. Il 23% degli intervistati a livello nazionale considera la probabilità di fallimento alta e sono attualmente a rischio oltre 30'000 posti di lavoro.
Dallo studio, al quale hanno partecipato circa 3'500 aziende, è emersa un’immagine drammatica. Il ramo alberghiero, per esempio, prevede un’occupazione del 9% nel mese di maggio e del 20-24% nei mesi di giugno, luglio e agosto. Il 75% delle prenotazioni per maggio e giugno è già stato cancellato.
Stando a una previsione dell’istituto del turismo della Fachhochschule Westschweiz Wallis (HES-SO), il settore turistico subirà perdite pari a 8,7 miliardi di franchi solo per il periodo tra marzo e giugno.
mrj