Turisti verso mete più vicine e meno gettonate

La voglia di vacanze si misura anche nella chilometrica attesa degli automobilisti davanti al tunnel del San Gottardo. Dopo il record nel 2021, anche quest’anno il turismo sembra essere partito bene, come conferma alla RSI Barbara Antonioli Mantegazzini, dell’Osservatorio del turismo (O-Tur) dell’Università della Svizzera italiana: "Chiaramente ci sono una serie di variabili importanti che gravano sul settore, primo fra tutti il rincaro dei prezzi, l'inflazione, i costi dell'energia".

I rincari si riscontrano soprattutto nei prezzi dei biglietti aerei che, sommati a una maggiore sensibilità ambientale, portano spesso a preferire mete piu vicine e meno gettonate: "Questo - conferma l'esperta - potrebbe portare a una riduzione dei fenomeni di over turismo che sono stati per tanti anni un problema per alcune mete. Ma anche portare alla scoperta di posti finora sottovalutati".

Il nostro modo di viaggiare dopo il Covid è "sicuramente cambiato, perché nel post pandemia c'era il desiderio di tornare a viaggiare con soggiorni piu lunghi. Adesso si torna a spostarsi in maniera piu frequente, ma per periodi più brevi durante tutto l'anno".

La pandemia ha anche incentivato un turismo last minute, complice la possibilità introdotta subito dopo il lockdown, di cancellare il soggiorno fino all'ultimo. Barbara Antonioli Mantegazzini conferma: "Ci si affida molto di piu alle previsioni meteo per confermare un soggiorno. Capita cosi che, negli ultimi due o tre giorni precedenti il viaggio, le prenotazioni per una destinazione subiscano delle variazioni anche molto consistenti".

L'eredità della pandemia nelle scelte di viaggio è la predilezione per la natura: "Quello del turismo paralberghiero nei campeggi è uno dei segmenti che ha registrato uno degli incrementi più consistenti", conferma l'Osservatorio del turismo. La Svizzera, terra di paesaggi, laghi e montagne, non manca di argomenti.