La cosiddetta revisione AirBnb della legge turistica ticinese è realtà. Il Gran Consiglio ticinese ha adottato all'unanimità il nuovo testo che regolerà le modalità di incasso della tassa di soggiorno e della tassa di promozione. Le principali novità riguardano la registrazione sistematica di tutti gli alloggi dati in locazione ad uso turistico per avere un controllo sul complesso dell'offerta l'adeguamento delle modalità di riscossione dei contributi affinché siano pagati anche da chi fa capo alle nuove forme di prenotazione online a incasso diretto. A tale scopo è stata creata una nuova categoria di alloggi: "camere, appartamenti o case date in locazione ad uso turistico o alloggi turistici simili".
CSI 18.00 del 14.03.21: le novità illustrate nel servizio di Luca Berti
Operativamente tutti i datori di alloggi, per esercitare la propria attività, dovranno registrarsi tramite internet in una banca dati che permetterà loro di ottenere dall'Agenzia turistica ticinese un numero identificativo che andrà specificato in ogni annuncio (compresi quelli online). Le piattaforme come AirBnb provvederanno a incassare direttamente la tassa di soggiorno al momento della prenotazione, mentre le Organizzazioni regionali potranno invece incassare la tassa di promozione, che sarà richiesta direttamente alla struttura.
Il Parlamento in questa tornata non si è invece occupato dell'altra questione legata alla tassa turistica che negli ultimi anni ha suscitato notevoli discussioni: il contributo chiesto ai proprietari di case secondarie che pernottano nella propria abitazione. Attualmente devono pagare un forfait annuo compreso tra i 15 e i 100 franchi per posto letto destinato a finanziare le infrastrutture turistiche (come i sentieri), l'assistenza al turista e l'animazione.