Tre anni per rilanciare la Tessitura Valposchiavo. È quello che prevede un progetto pilota ideato dall’associazione Pro Tessitura, che ha rilevato la cooperativa dopo che questa aveva chiuso i battenti alla vigilia dei settant’anni di attività.
Al posto di andare a caccia di nuovi clienti o sbocchi commerciali, l’associazione ha deciso di fare leva sul valore dell’arte tessile: “Siamo riusciti a ottenere un finanziamento nell’ambito della salvaguardia delle tradizioni viventi della Svizzera”, spiega ai microfoni del Radiogiornale della RSI Cassiano Luminati, direttore del Polo Poschiavo, ente che coordina il progetto pilota. Il budget complessivo del progetto è di 200’000 franchi, 115’000 dei quali sono coperti da Confederazione e Cantone.
Il patrimonio verrà digitalizzato
Il primo passo è quello di digitalizzare l’immenso patrimonio storico dei tessuti creati dalla Tessitura. Questa banca dati servirà ai giovani designer che verranno invitati a Poschiavo e potranno creare prodotti innovativi partendo dal patrimonio tessile esistente. Il primo bando per i designer è già online e scade a febbraio.
Oltre alle residenze tessili verrà organizzato un forum tessile alpino e due percorsi in collaborazione con i musei, questo per ricostruire le filiere della lana e del lino.
Si cercano volontari
Per fare tutto ciò servono persone che mettano a disposizione il loro tempo e le loro competenze. Benvenute anche le conoscenze in ambito commerciale, fa sapere Moreno Raselli, presidente della Fondazione Musei Valposchiavo.