La macchina sanitaria non si ferma mai, neanche a Natale, e per il secondo anno consecutivo negli ospedali, oltre alle normali cure, bisogna fare fronte anche al Covid-19.
Nel reparto dedicato alla Clinica Luganese Moncucco l’atmosfera è controllata. Sono una quindicina i pazienti ricoverati, che a causa delle loro condizioni non sono potuti rientrare a casa per le feste.
Chi si occupa di loro è però stanco, particolarmente dal punto di vista psicologico, e la speranza di un miglioramento della situazione con le vaccinazioni è stata infranta.
A pesare, sottolinea il direttore Christian Camponovo, è anche l’incertezza legata alla situazione attuale. Non è infatti ancora chiaro se l’attuale ondata di contagi che ha interessato il Ticino si tradurrà in un aumento anche delle ospedalizzazioni, mettendo ulteriormente sotto pressione il personale già provato.