Il 27 gennaio è il Giorno della memoria per commemorare le vittime dell'Olocausto, ma per 700 studenti ticinesi inizia lunedì una settimana di scambi culturali per ricordarne un altro, quello degli indiani di America, che cade il 1° febbraio: in quella data nel 1876 il Governo statunitense dichiarò di fatto guerra ai Sioux che rifiutavano di trasferirsi nelle riserve, dopo che nelle Black Hills, nel cuore del loro territorio, era stato trovato l'oro.
Allievi di medie e licei avranno la possibilità di ascoltare e condividere esperienze con due giovani nativi americani provenienti da Minneapolis e appartenenti alla nazione degli Oglala Lakota, un'iniziativa voluta dall'associazione ticinese degli insegnanti di storia.
"Il cantone ha una legge che prevede che vengano affrontate tematiche legate a situazioni di eccidio, sterminio e genocidio oltre a quella della Shoah", ha spiegati ai microfoni della RSI il membro di comitato Massimo Chiaruttini, "e quest'anno abbiamo deciso di aprirci a un tema non così tanto frequentato".
I due ragazzi di 19 e 17 anni sono impegnati nel mantenere vive la loro cultura e le loro tradizioni, dalle danze alla spiritualità. "Il mondo non sa molto di chi siamo. Viviamo anche nelle città e condividiamo le modernità. La gente crede di conoscerci, ma conosce solo quelli del passato. In fondo ci crede estinti, ma non ci siamo ancora". Giovedì è previsto anche un incontro pubblico.
Due spettacoli per non dimenticare
Il Quotidiano 27.01.2019, 20:00