Luca De Giovanetti è partito da Biasca per partecipare alla COP26, la conferenza dell’ONU sul clima a Glasgow, come membro del Consiglio mondiale delle imprese per lo sviluppo sostenibile: "Possiamo e dobbiamo ridurre le emissioni nel settore privato del 50% entro il 2030 e portarle a zero entro il 2050", spiega il 39enne ticinese ai microfoni della RSI.
De Giovanetti, che lavora per una società di Ginevra che ha interessi a spingere verso l'energia verde, crede nei risultati della COP26: "Le azioni si possono e si devono fare - commenta il ticinese - l'importante è avere degli obbiettivi e misurarne il progresso".
In Svizzera il settore privato è responsabile della maggior parte delle emissioni: "Io mi occupo soprattutto del tema degli edifici, un settore che rappresenta ben il 40% delle emissioni - chiarisce il 39enne - solo collaborando si potranno ridurre all'1.5%".
Luca De Giovanetti non è l'unico ticinese presente alla COP26. Il regista d'animazione originario di Vacallo che vive in Inghilterra Simone Giampaolo è tra i 26 ambasciatori del clima selezionati.