Ticino e Grigioni

Un brindisi nel sacco

La nuova tassa rifiuti in vigore da Capodanno in numerosi comuni ticinesi

  • 1 gennaio 2019, 11:40
  • 22 novembre, 23:22
00:21

Notiziario 11.00 del 01.01.19: la tassa sul sacco si estende

RSI Info 01.01.2019, 11:24

  • @Ti-Press/Davide Agosta
Di: Diem 

I botti che hanno salutato l’entrata nel 2019, in molti comuni ticinesi hanno segnato anche l’introduzione di nuove modalità di gestione dei rifiuti. La tassa sul sacco (introdotta per la prima volta in Svizzera nel 1975 a San Gallo) è diventata realtà in tante località dove negli ultimi giorni dell’Anno Vecchio si è assistito a un’intensissima attività attorno agli ecocentri.

01:16

Tassa nel sacco

RSI Info 08.12.2017, 17:13

I contenitori sono stati presi d’assalto dai cittadini-consumatori, tutti in fila per approfittare dell’ultima possibilità di liberarsi gratis della propria spazzatura, prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema diventato d’obbligo con l’approvazione della tassa sul sacco a livello cantonale nel maggio 2017. Entro il 30 giugno 2019 tutti i Comuni dovranno adattare i propri regolamenti comunali per introdurre il principio di causalità rispettivamente per adattare il prezzo del sacco entro la forchetta indicata dal Consiglio di Stato (quello da 35 litri dovrà essere tra 1 franco e 1,30).

Locarno, Valle Maggia, ma anche Sottoceneri

Fino allo scorso 31 dicembre in Ticino ad applicare la tassa mista per lo smaltimento dei rifiuti (tassa base sommata alla tassa sul sacco) erano 49 Comuni su 115. In una sola notte sono diventati quasi il doppio. Ad essere toccate contemporaneamente dalla novità sono infatti migliaia di persone. A cominciare dagli oltre 16’000 residenti a Locarno. Ma ci sono pure gli abitanti degli otto comuni del Distretto di Vallemaggia (Lavizzara, Avegno-Gordevio, Maggia, Bosco Gurin, Campo, Cerentino, Cevio, Linescio), come quelli di Collina d’Oro, Manno, Mezzovico-Vira, Mergoscia, Cureglia, Torricella-Taverne, Riva San Vitale, Vacallo e diverse altre località sottocenerine.

Molti comuni già applicano la tassa sul sacco

Dal vecchio rosso al verde

  • ©Ti-Press

Bellinzona passa al verde

Il primo gennaio è entrato in vigore anche il nuovo regolamento unificato per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti adottato a Bellinzona dopo la fusione. La tassa base valida su tutto il territorio della città ammontata a 80 franchi per le economie domestiche e a 200 per i commerci. I nuovi sacchi verdi costano tra 60 centesimi (17 litri) e i 3 franchi e 95 (110 litri).

All’inizio fu Chiasso: correva l’anno 1994

Nel Sottoceneri la tassa sul sacco si è diffusa molto più lentamente rispetto al Sopraceneri e, soprattutto, alle Tre Valli e al Bellinzonese. E ciò, nonostante, il primo comune ad introdurla in Ticino sia stato Chiasso nel 1994 (seguirono poi: Giubiasco nel 1997 e Minusio nel 1999).

A Lugano, come anche a Brusino Arsizio e in altri comuni, i sacchi colorati arriveranno nel corso dell’anno appena iniziato, dato che il nuovo regolamento rifiuti è stato approvato solo nelle ultime settimane. Il 2019 è iniziato senza tassa sul sacco anche a Bedano (la prevista introduzione è stata rinviata a causa di un cambiamento del fornitore) e a Morbio Inferiore (in attesa di decisioni, il sacco resta quello ufficiale ma non tassato).

Tutti i colori di un sacco

Ultimi mesi per adeguarsi

Entro il 30 giugno prossimo tutti i comuni ticinesi dovranno dotarsi di un regolamento in materia di rifiuti basato sul principio “chi inquina paga” e con una tassa sul sacco obbligatoria, in linea con le disposizioni cantonali. Le relative ordinanze, che stabiliscono il costo previsto delle varie tasse, potranno essere adottate anche in seguito e diversi Municipi, dopo aver coinvolto la Sezione degli enti locali, hanno già fatto sapere che procederanno a modificare gli importi con l’inizio del 2020.

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