Settemila chilometri in due settimane per andare dalla Valposchiavo al Donbass: è il viaggio che hanno percorso alcuni volontari dell’associazione Interventi Umanitari Valposchiavo fra Natale e Capodanno per portare speranza anche in località dove non è ancora arrivato nessuno a prestare aiuto.
“È stato avventuroso, ma siamo arrivati sani e salvi” racconta alla RSI al rientro a Poschiavo Livio Mengotti, presidente dell’associazione. “è stata un'impresa anche affascinante, perché nei territori di guerra si capisce anche l’atmosfera in cui vive la popolazione”.
A fare da guida in questo lungo viaggio ci hanno pensato Pasha e Angelina. Dalla primavera scorsa sono arrivati in Valposchiavo e negli ultimi mesi si sono recati più volte in Ucraina per portare beni di prima necessità.
Il loro viaggio, documentato con video e fotografie, è cominciato poco prima di Natale. Livio, Pasha e Angelina hanno riempito furgone e rimorchio con stufe elettriche, generatori, coperte, vestiti e 300 pacchi regalo.
“Uno dei primi giorni che eravamo lì siamo andati a portare i regali alle varie famiglie povere nella periferia di Rivne. – racconta Mengotti – E lì abbiamo incontrato famiglie che vivono in condizioni indicibili. La cosa più bella: quando una bambina ha aperto una scatola di cioccolatini, ha contato i presenti ha preso i corrispondenti cioccolatini e li ha distribuiti tra i presenti”.
Da Rivne nell’est dell’Ucraina la missione è proseguita con un nuovo carico verso il Donbass, a pochissimi chilometri dal fronte, dove le persone vivono da mesi sottoterra.
Pasha, Livio e Angelina hanno raccontato con grande trasporto della loro esperienza, nella quale non sono mancati i momenti difficili. Trovate le loro testimonianze nel video in apertura di pagina.