Attimi di festa e spettacolo davanti alla folla, che però sono solo l’apice di un lungo lavoro iniziato mesi prima. La NCS di Novazzano lo sa bene e, anche quest’anno, ha raccolto la sfida portando nei cortei ticinesi un carro che non è passato inosservato.
Il tema di quest’anno
Per il 2025, la NCS ha scelto di affrontare il tema del ritorno al nucleare, mettendo in contrasto energie rinnovabili e impianti atomici: “Davanti rappresentiamo una visione ecologica, nella parte posteriore invece il ritorno delle centrali” spiega il presidente Michele Molteni. A dare vita al carro ci sono i Simpson, una scelta dettata dal fatto che “fare rappresentazioni di persone reali non è proprio il nostro forte”, ma anche per il loro legame con l’argomento, spesso affrontato con ironia nella serie, in perfetto stile NCS.
E proprio il divertimento è il motore di tutto: “Lo facciamo per passione” sottolinea Michele, precisando che i riconoscimenti vengono dopo. Negli anni, la NCS ha comunque ottenuto piazzamenti sul podio, anche se “nella categoria carri la concorrenza è tanta e raggiungere il gradino più alto è difficile”.
La costruzione, un lavoro di squadra
Questa volta le tempistiche sono state favorevoli e a settembre i lavori sono partiti nel capannone di Balerna, in zona Palapenz, dove la NCS condivide gli spazi con altri quattro gruppi carnevaleschi.
Il carro viene creato pezzo per pezzo e smontato per motivi logistici prima di essere trasportato e riassemblato sul posto, raggiungendo un’altezza di circa sei metri e mezzo. Il mercoledì una squadra di volontari si ritrova per portare avanti la costruzione. “Siamo tra le otto e le dieci persone fisse, ma coinvolgiamo anche famiglie e bambini per i lavori più semplici, come la pittura” racconta Molteni. Ognuno ha un compito: chi lavora il legno, chi si occupa della struttura metallica, chi modella il polistirolo. Quest’anno si è sperimentato anche con la gomma piuma, aggiungendo nuove tecniche alla lavorazione.
Ma la struttura vera e propria è solo una parte del lavoro: costumi, musica e coreografie completano il quadro. “Di solito ci aggiriamo tra i 4’000 e i 6’000 franchi, che copriamo con la tassa d’iscrizione, i contributi dei cortei e il supporto del carnevale di Novazzano, a cui diamo una mano durante le serate di festa”, spiega Molteni. Un aspetto fondamentale è anche il riutilizzo dei materiali delle stagioni precedenti per contenere i costi.
L’emozione della sfilata
Dopo mesi di fatica, la soddisfazione più grande arriva quando il carro finalmente sfila tra le strade gremite di gente: “È una liberazione! Vedere l’entusiasmo delle persone e i filmati sui social e sugli schermi ripaga di ogni sforzo”. Con questa energia e passione, la NCS di Novazzano ha lasciato il segno a Nebiopoli e si prepara ai prossimi eventi. E per chi vuole vivere il Carnevale da dentro, il gruppo è sempre pronto ad accogliere nuove leve.
Le origini
Fondata nel 1998, la NCS (Nova Curva Sud) debutta l’anno successivo nel panorama carnascialesco ticinese. Il gruppo nasce dall’iniziativa di alcuni amici appassionati di calcio e festa, prendendo il nome dalla curva dello stadio di Novazzano, loro abituale luogo di ritrovo. Nel tempo, ha evoluto il proprio ruolo, passando dalle sfiliate come gruppo alla realizzazione di carri sempre più elaborati, diventando una presenza consolidata nelle parate del Cantone.