“È una sfida allenare algoritmi per una lingua che non sia l’inglese,” spiega alla RSI Athos Fiori, responsabile del progetto AI di Artificialy. Da Lugano, Fiori ha dato vita a un progetto innovativo: un’intelligenza artificiale capace di tradurre testi in dialetto ticinese, preservando una lingua parlata ma raramente scritta.
Il progetto non è stato semplice. “Abbiamo dovuto inserire modi di dire e termini introvabili online. In una versione addirittura il modello parlava un dialetto troppo rozzo, che abbiamo dovuto ‘edulcorare’”, racconta Christian Pala, scienziato dei dati. Il risultato? Traduzioni più fluide e accurate, grazie al lavoro con esperti locali.
Questa IA punta a rendere la comunicazione più inclusiva in una Svizzera multilingue. E nel futuro? “Potremmo integrare il romancio, una lingua scritta e strutturata, in poche settimane,” conclude il responsabile del progetto.