Il consulente specializzato per la protezione delle greggi è entrato in funzione in Ticino lo scorso 2 gennaio. E' una nuova figura, voluta dal Consiglio di Stato, sostenuta anche finanziariamente dalla Confederazione. Si tratta di Silvio Guggiari, ex gerente della Federazione ticinese produttori di latte.
Nel 2017 uno studio a campione voluto da Berna aveva fatto emergere che in Ticino il 70% degli alpeggi e delle aziende non era proteggibile dai grandi predatori. "Questa nuova figura deve mappare e cartografare gli alpeggi ticinesi che ospitano bestiame ovino e caprino. E verificare anche le realtà ed i metodi di pastorizia che abbiamo in Ticino, dove viene praticato anche il pascolo libero nelle radure ed ai bordi del bosco", spiega Loris Ferrari, capo della sezione dell'agricoltura.
Con la modifica dell'ordinanza federale sulla caccia, dal 2014 il cantone è tenuto a fare consulenza alle aziende agricole sul tema. Con questa figura ci sarà una collaborazione tra Dipartimento finanze economia, Dipartimento del territorio e Berna che fornirà al consulente il supporto di esperti federali.
Una posizione all'80%, per tre anni, finanziata per quasi la metà dalla Confederazione. "Abbiamo cercato una figura già nota al mondo agricolo e questo ci aiuta sicuramente", aggiunge Ferrari.
La figura è vista di buon'occhio dal WWF Ticino, che dice: "E' uno sforzo in più, che va bene per capire esigenze e problemi".
E anche Armando Donati, presidente dell'Associazione per un territorio senza grandi predatori, è pure positivo, benché per altri motivi: "Visto che Confederazione e Cantone vogliono proteggere il lupo in maniera assoluta devono anche assumersene le conseguenze".
Nei Grigioni infine, la figura del delegato per la protezione delle greggi e del bestiame esiste già da una ventina di anni.
CSI 18.00 del 08.01.2020 L'esperienza grigionese
RSI Info 08.01.2020, 19:07
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