Un gruppo dell’Istituto oncologico di ricerca (IOR), affiliato all'Università della Svizzera italiana, ha testato una nuova molecola in grado di inibire la crescita dei linfomi, un tumore che si origina a partire dalle cellule del tessuto linfatico. Lo studio, guidato da Francesco Bertoni (vicepresidente del Gruppo Svizzero di Ricerca Clinica sul Cancro), è stato pubblicato nella rivista scientifica Clinical cancer research.
Le cellule cancerose hanno la capacità di sfuggire al controllo fisiologico grazie anche a specifici gruppi di proteine pro-tumore, e il nuovo farmaco, dal nome bimiralisib (PQR309), sembra essere in grado di bloccare queste molecole. Negli ospedali è già in uso un medicamento simile, l’ideasilib, ma non sempre i pazienti rispondono alla terapia.
Il linfoma è tra i 10 tumori più comuni negli adulti e la terza neoplasia più frequente in bambini e adolescenti. Nonostante i grossi successi raggiunti nel loro trattamento, le statistiche europee mostrano che circa 5 persone ogni 100mila muoiono ancora ogni anno per questa malattia.
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