Un vero e proprio centro di riferimento nel settore della microbiologia applicata basato al Sud delle Alpi. Il nuovo Istituto di microbiologia della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), parte del Dipartimento ambiente costruzioni e design, potrà distinguersi sia a livello nazionale che a livello internazionale, attraverso l'integrazione di diverse discipline. Il nuovo centro basato a Mendrisio mira anche a essere una nuova opportunità per molti studenti ticinesi di fare ritorno a casa dopo gli studi Oltralpe, nonché attrarre ricercatori da fuori cantone.
Una valorizzazione della crescita decennale
L'Istituto svolgerà attività di ricerca e formazione focalizzate in particolare sulla microbiologia negli ambiti della biosicurezza, dell'igiene ambientale, della lotta ai vettori di agenti patogeni, dell'ecologia microbica e della biotecnologia ambientale. “L'attribuzione dello statuto di Istituto è il coronamento di un percorso di integrazione e di sviluppo all'interno della SUPSI, iniziato nel 2014. Una decisione importante, che valorizza il lavoro degli ultimi 35 anni in Ticino in questi importanti ambiti, e ne garantisce una prospettiva di sviluppo a medio-lungo termine” ha dichiarato lunedì, in occasione della presentazione alla stampa, Franco Gervasoni, direttore generale dell'ateneo.
Nella sede di Mendrisio l'istituto potrà disporre di 400 metri quadrati di nuovi laboratori attrezzati e conformi per le analisi microbiologiche con autorizzazione di Swissmedic per la ricerca di patogeni in campioni ambientali. Tra cantone e Confederazione, i finanziamenti in favore dell'istituto ammonteranno a circa 2 milioni di franchi l'anno.
2 milioni di franchi per l'istituto di microbiologia
Il Quotidiano 27.09.2021, 21:00