Un simulatore (social) contro le fake news

Un progetto internazionale denominato CARISMA vede come capofila l'Istituto sistemi informativi e networking della SUPSI. Ha preso il via a gennaio e ha come obiettivo quello di fornire strumenti per la regolamentazione dei social media e una metodologia chiara e replicabile nella lotta alla disinformazione e ai contenuti inapproriati.

I social media permeano la nostra vita. Una vita sempre più connessa, condivisa, a volte stritolata tra un post e l'altro. Di pari passo con la loro proliferazione, su queste piattaforme si diffondono anche disinformazione, contenuti inappropriati, fake news.

In concreto si realizzerà un simulatore. Su di esso, regolatori e coloro che fanno le policy, potranno fare prove, vedere quali metodi sono più efficaci per limitare disinformazione e contenuti inappropriati, come se ci trovassimo su un social vero e proprio. All'interno del simulatore, per esempio, ci saranno elementi come gli influencer e i follower.

Finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, il progetto CARISMA - di durata quadriennale - è condotto dall'Istituto sistemi informativi e networking della SUPSI, in collaborazione con altre università, tra cui due americane.