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Manning: "Fake news sempre più efficaci"

Per l'ex analista statunitense del caso Wikileaks la disinformazione batte la cyberguerra

  • 8 marzo 2022, 08:02
  • 20 novembre, 18:31
02:46

La guerra si combatte in rete

Telegiornale 07.03.2022, 21:00

Di: TG 

La guerra si combatte anche in Internet, lo sappiamo, a colpi di attacchi informatici, da entrambe le parti. La RSI ne ha parlato con un ospite speciale del Festival del Film sui Diritti Umani, che si sta svolgendo a Ginevra: Chelsea Manning, l'attivista ed ex analista militare statunitense, accusata nel 2010 di aver passato al sito Wikileaks documenti riservati sulla guerra in Iraq e in Afghanistan, che riguardavano l'omicidio di civili da parte di soldati statunitensi. Per questo è stata condannata a 35 anni. Ne ha scontati 8 prima della grazia.

"Dietro ad alcuni di questi attacchi informatici si nascondono, in realtà, gli stessi Governi che si celano dietro il nome di un'organizzazione, bisognerebbe sempre analizzare attentamente chi è chi, ma certamente ci sono anche molti attivisti impegnati nel conflitto..", spiega Manning.

L'analista precisa inoltre che "ci sono infiniti esempi, a tal punto che non saprei nemmeno da dove cominciare. Quello che spesso mi sorprende, poi, è quando i media ufficiali diffondono notizie che noi, nella nostra comunità, abbiamo identificato molto velocemente come fake news: ad esempio un video datato, di due o tre anni prima, e riproposto, storie inventate sulla base di un singolo personaggio... e proprio in quest'ultimo caso tendo ad essere particolarmente scettica. Quello delle storie raccontate da una singola persona sono il terreno ideale... per la propaganda".

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