Mariangela Gasperini, l’ex infermiera italiana 50enne a cui nel 2015 il Dipartimento Sanità e Socialità del canton Ticino aveva ritirato l’autorizzazione a esercitare la professione, è stata condannata nei giorni scorsi dalle Assise correzionali di Mendrisio per un raggiro da 1,2 milioni di franchi ai danni di varie assicurazioni. La notizia è riportata martedì dal Corriere del Ticino.
La donna negli anni aveva ottenuto una certa notorietà nel settore della "dolce morte", poiché si era impegnata nel praticare il suicidio assistito in vari comuni ticinesi con la Liberty Life di Melano (da lei presieduta) e successivamente con la LL Exit.
La Gasperini, che è stata condannata a un anno e tre mesi di reclusione sospesi condizionalmente per truffa aggravata, ripetuta falsità in documenti e violazione della normativa vigente sull’AVS, ha in stand-by ha pure una decisione del Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) in merito a un suo ricorso per una licenza edilizia non concessa dal comune di Melano che, come spiega il quotidiano, le serviva per esercitare l’eutanasia in loco.
EnCa