Ticino e Grigioni

Una famiglia alla sbarra

A processo i genitori e il nonno di quattro bambini, oggetto di inaudite violenze. La madre è accusata anche di sei tentati omicidi

  • 16.11.2018, 20:00
  • 22.11.2024, 23:45
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La casa degli orrori

Il Quotidiano 16.11.2018, 20:00

È una lunga, agghiacciante serie di accuse quelle di cui presto, alle Assise Criminali, dovranno rispondere i genitori e il nonno di quattro bambini. Il caso – mai emerso finora – risale al periodo compreso tra il 2015 e il gennaio del 2017, quando la famiglia italiana abitava a Chiasso.

I bimbi (il più piccolo aveva meno di due anni) avrebbero subìto decine e decine di episodi di violenza. Soprattutto da parte della madre, tuttora in carcere, a cui la procura imputa addirittura sei tentati omicidi. In sei occasioni avrebbe cioè messo a repentaglio la loro vita, colpendoli con pugni, calci e ciabattate alla testa; oppure ancora afferrandoli per il collo e stringendo la presa. Le altre ipotesi sono quelle di abbandono, violazione del dovere di assistenza o educazione, coazione e lesioni semplici qualificate. Lesioni riferite alle botte inferte ai quattro, in più parti del corpo, con il tacco delle scarpe e la fibbia della cintura.

Alla 38enne italiana la procuratrice pubblica Valentina Tuoni imputa infine vari reati ai danni del marito. Il più grave è (ancora una volta) il tentato omicidio, per avere impugnato un coltello durante una delle tante liti scoppiate tra i due.

In aula comparirà anche lui. Il 33enne è accusato innanzitutto di ripetuto abbandono. Sapeva delle sevizie inferte dalla moglie a due dei figli, ma per paura che intervenissero le autorità non fece nulla. Anzi, a più riprese avrebbe obbligato i bambini al silenzio. Senza dimenticare, tra gli altri reati (inclusi quelli contro la consorte) le ripetute vie di fatto qualificate. Tre delle vittime sarebbero state prese a scapaccioni, sculacciate e pedate nel sedere.

L’uomo è sempre rimasto a piede libero. Lo stesso vale per la terza persona rinviata a giudizio: il nonno dei bimbi, che nei confronti di due dei nipoti sarebbe venuto meno ai suoi doveri di assistenza o educazione.

Il processo, al quale Tuoni intende chiedere pene superiori ai cinque anni di carcere, si terrà poco prima di Natale. Le perizie psichiatriche allestite sulla madre e sul padre hanno ravvisato, a loro favore, una scemata imputabilità. In entrambi i casi sussisterebbe il pericolo di recidiva.

Francesco Lepori

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