Ticino e Grigioni

Una firma contro le specie esotiche

In Ticino la lotta a piante e animali dannosi per l'agricoltura si intensifica con un accordo di ricerca della durata di otto anni

  • 25 aprile 2023, 14:52
  • 6 agosto 2023, 23:18
Il poligono del giappone è una delle specie invasive presenti in Ticino

Il poligono del giappone è una delle specie invasive presenti in Ticino

  • Imago
Di: Pa.St.

In Ticino si rafforza la lotta alle specie esotiche. Specie che sono in aumento in Europa e in Svizzera, di pari passo con la globalizzazione degli scambi commerciali, la mobilità delle persone e il riscaldamento climatico. Ed è così che animali, vegetali o microrganismi provenienti da altri Paesi rappresentano un pericolo per l'agricoltura.

Agroscope, Canton Ticino e Agridea hanno appena firmato un accordo della durata di otto anni che sancisce la collaborazione in materia di ricerca sulle specie invasive (dette anche neobita) che minacciano l'agricoltura. All’interno del Campus di ricerca di Cadenazzo è anche stata avviata una stretta collaborazione con l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), come comunicato martedì da Agroscope.

Sono diversi i progetti che si stanno portando avanti a Sud delle Alpi. Tra questi si contano una strategia per la gestione dell'albero della seta, uno studio sul ruolo della foresta, dei vigneti abbandonati e delle viti inselvatichite come habitat per i vettori della flavescenza dorata della vite, e uno studio del potenziale dei parassitoidi indigeni per controllare un nuovo parassita della vite.

Il Ticino come laboratorio di ricerca a cielo aperto

Data la sua posizione geografica, il Ticino è una regione a elevato rischio d’introduzione di neobiota. La vicina Italia è uno dei Paesi più colpiti in Europa. Da un’indagine del 2021 emerge come tra il 1960 e il 2020 sono state introdotte in Italia oltre 3'000 specie, indipendentemente dal loro grado di nocività per l’agricoltura. Alla prossimità geografica si aggiungono le condizioni ecologiche e climatiche favorevoli. "Queste particolarità fanno del Ticino la principale porta di accesso per i neobiota in Svizzera, ma anche un laboratorio di ricerca a cielo aperto" afferma Loris Ferrari, responsabile della Sezione dell’agricoltura del Canton Ticino. "Le strategie di controllo e gestione sviluppate a livello regionale saranno applicabili su scala nazionale a tempo debito" aggiunge Philippe Droz, responsabile del Dipartimento produzione agricola e ambiente di Agridea.

Una mappa sulle invasive

Il Quotidiano 24.04.2023, 19:00

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