Ticino e Grigioni

Una mappa conduce i disabili nei luoghi da visitare

Il progetto, cui partecipa Pro Infirmis, fornisce informazioni sull’accessibilità di 160 strutture culturali e turistiche in Ticino - Tasto ancora dolente, alberghi e i ristoranti

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Accessibilità e disabili: mappati 160 luoghi cantonali

SEIDISERA 20.08.2024, 18:26

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Di: SEIDISERA/Luzzani/RSI Info

L’intento è quanto mai pratico: fornire informazioni sull’accessibilità dei luoghi culturali e turistici alle persone con disabilità. Lo strumento, presentato martedì, è una mappa contempla 160 punti di interesse in Ticino.

“Il nostro scopo era proprio quello raccogliere più informazioni concrete possibili”, spiega Danilo Forini, direttore di Pro Infirmis, che ha partecipato al progetto insieme al DECS e ad altri attori. Le informazioni messe a disposizione dell’utente possono essere, continua Forini, “i centimetri su quanto è largo un ascensore. Se c’è un bagno accessibile e come. Se è grande o piccolo. Se c’è un parcheggio. Tutti questi aspetti sono stati raccolti e tramite un link dal sito turistico culturale, ad esempio di un museo dove si intende andare, è possibile risalire a una banca dati. Dati che servono alle persone con disabilità a organizzare la propria visita”.

Tra i 160 siti mappati figurano alberghi, ristoranti, biblioteche cantonali, luoghi aperti come la cascata di Piumogna o di Santa Petronilla, cattedrali e chiese, edifici storici, lidi, musei, minigolf, parchi, teatri. Insomma, luoghi culturali, sì, ma anche luoghi di intrattenimento.

Sono una quarantina i luoghi risultati totalmente accessibili, mentre gli altri lo sono solo parzialmente o per nulla. In ambito pubblico si è migliorato tanto, mentre nel privato si è ancora indietro, sostiene Romolo Pignone, membro della Commissione della Sessione parlamentare cantonale delle persone con disabilità. “Occorre creare dei circoli virtuosi in modo da incentivare, soprattutto ristoranti e alberghi, ad ampliare la loro clientela. Penso anche ai grandi anziani che hanno necessità analoghe alle persone con disabilità”.

Sono infatti ancora molti gli alberghi, i ristoranti, ma anche i luoghi pubblici in cui l’accessibilità non è ritenuta una priorità. Ad Angelo Trotta, direttore dell’Agenzia turistica ticinese, abbiamo chiesto se è davvero un costo così difficile da sostenere? “Per il singolo operatore turistico non dovrebbe essere così difficile. Dipende, naturalmente, se le strutture sono nuove oppure no. Chiaramente in quelle più antiche è un po’ più difficile fare degli interventi. Il beneficio è doppio: si ha accesso a un mercato per quanto minimo, ma sicuramente di un 5-10% e, se si considerano gli anziani, molto di più. Si può parlare di un 20% di clientela potenziale in più, che poi è anche più facile fidelizzare. Anche in termini di immagine le strutture, che sono sostenibili e accessibili, hanno una carta da visita in più”. Da parte sua, Romolo Pignone, rileva come “a volte bastano veramente pochi soldi per rendere fruibile uno spazio, magari è sufficiente un po’ di fantasia e di buona intenzione”.

Le informazioni sono state tradotte in pittogrammi, una sorta di loghi che permettono di comunicare in maniera rapida ed efficace, in che misura è accessibile un luogo. Va detto che in Ticino diversi altri luoghi forniscono già tante informazioni sull’accessibilità. Il Locarno Film Festival, per fare un esempio, fa già molto, ma potrebbe ancora migliorare. “Con un paio di assi di legno - fa l’esempio Pignone - Piazza grande potrebbe essere fruibile anche alle carrozzelle manuali, in modo che chi ha una tetraplegia o una disabilità grave non fatichi ad entrarci”.                

Siti culturali accessibili ai disabili, c'è la mappa

Il Quotidiano 20.08.2024, 19:00

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