Utili BNS, al Ticino altri 25 milioni

La Banca Nazionale Svizzera (BNS) conseguirà con ogni probabilità un utile netto di 26 miliardi di franchi per il 2021, parte del quale andrà ai cantoni. Al Ticino dovrebbero così giungere 25 milioni di franchi in più, che si sommeranno ai 137 già previsti. Una buona notizia per il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta, che ricorda tuttavia come la pandemia incida sui conti pubblici: “Ad ogni nuova ondata ci sono costi supplementari ai quali dover far fronte”.

Gli oltre 160 milioni che il Ticino riceverà verranno contabilizzati nel consuntivo di quest’anno. Il preventivo 2022 non è per parte sua stato ancora approvato dal Parlamento e il Cantone si trova quindi in gestione provvisoria, con i suoi compiti limitati dall’ordinaria amministrazione.

Non si possono, per esempio, assumere ausiliari. Tuttavia, spiega Vitta, “ci sono situazioni di emergenza che il Consiglio di Stato ha dovuto sbloccare, come quella dei centri vaccinali: le necessità supplementari devono essere esaudite in tempi brevi, in questi casi abbiamo fatto valere la clausola d’urgenza”. Il fatto che i compiti dello Stato si limitino alla gestione corrente causa problemi anche in altri ambiti. Il consigliere di Stato propone l’esempio degli alunni giudiziari: “Fintanto che non viene approvato il preventivo, i giovani che hanno terminato gli studi in legge non possono essere assunti presso preture penali o uffici legati al settore giuridico, perché non c’è base legale”.

Martedì prossimo la Commissione della Gestione del Gran Consiglio firmerà i rapporti: uno di maggioranza (che proporrà di approvare i conti così come presentati dal Governo) e uno di minoranza targato Partito socialisti, che mette in discussione la strada scelta per arrivare al risanamento.