“Nelle prossime settimane avremo degli incontri con Comune, Cantone e potenziali finanziatori. E nel mese di maggio, dopo l’assemblea del 29 aprile, spero che potremo comunicare un calendario preciso di come intendiamo muoverci”.
Con queste parole il presidente dell’HCAP Filippo Lombardi stamane a Modem ha dettato i tempi dei prossimi passi del club nel dossier nuova Valascia. Ma ha anche svelato alcuni retroscena. “Nel 2011, con il Comune di Quinto, abbiamo deciso di costruire una nuova pista ad Ambrì. Poi il Comune ha dato all’architetto Mario Botta il mandato dello studio di fattibilità da cui è nato il progetto. Botta insomma non l’ha portato Lombardi. E lo dico perché ogni tanto sembra che Lombardi voglia farsi un monumento, ma non è così. L’assegnazione del mandato l’ho scoperta dalla stampa. Poi mi sono appassionato del progetto. L’ho portato avanti. Ora lo difendo. E cercheremo di fare di tutto per realizzarlo”, ha assicurato il presidente biancoblu.
Il problema è quello della sostenibilità finanziaria. “Dalla nostra valutazione iniziale di 35 milioni siamo arrivati ad un progetto di 70 milioni, con due piste, una palestra ed una sala conferenze. A quel punto io ho detto che era una follia e che bisognava fermare tutto. Abbiamo dunque rifatto una seconda domanda di costruzione e siamo scesi ai 50 milioni attuali, compreso il rifugio di protezione civile che viene sovvenzionato a parte. Però è ancora tanto. E le prossime settimane ci diranno se il progetto è sostenibile finanziariamente, dunque se riusciamo a trovare i finanziamenti. Altrimenti dovremo farci un’altra pensata”, ha ammesso Lombardi.
“Noi - ha concluso - abbiamo scelto Ambrì per motivi storici, emotivi ed economici di politica regionale. Ma è chiaro che se un domani dovessimo trovarci di fronte all’alternativa: zero stadio e relegazione obbligatoria, oppure una pista altrove, la domanda (su una eventuale nuova localizzazione, ndr.), alla nostra base andrà posta”.
joe.p.
Quell’aria di montagna
Modem 20.04.2017, 08:20
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