Ticino e Grigioni

Vallemaggia, sospese le ricerche dei dispersi

Lo ha comunicato in conferenza stampa Antonio Ciocco, capo dello Stato Maggiore di Condotta - Individuata una soluzione più a nord per la posa del ponte militare provvisorio

  • 10 luglio, 15:42
  • 10 luglio, 17:39
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Una veduta aerea panoramica durante il lavoro dei militari del Genio per costruire un guado nel fiume Maggia

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Di: RSI INFO

Ricerche sospese in Alta Vallemaggia, nonostante all’appello manchino ancora tre persone. È quanto emerso dall’odierna conferenza stampa tenutasi a Locarno dal Dipartimento del territorio (DT), lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC) e l’Esercito svizzero per fare il punto della situazione ad undici giorni dal nubifragio. Le ricerche proseguiranno su segnalazioni puntuali e quando la portata dei fiumi e la visibilità in acqua lo consentiranno. “È doloroso non aver ancora trovato i dispersi e decidere di sospendere le ricerche” ha dichiarato Antonio Ciocco, Capitano della Polizia cantonale e capo dello SMRC. Finora sono stati ritrovati i corpi di cinque persone.

Il ponte militare provvisorio permetterà il ripristino della viabilità

Diego Rodoni, capo della Divisione delle costruzioni, ha informato che si sta procedendo alla costruzione delle fondamenta del nuovo ponte provvisorio, che sarà situato più a nord dell’attuale ponte di Visletto, la cui struttura è troppo compromessa. Si stima che l’intervento permetterà il ripristino della viabilità in Alta Vallemaggia nelle prossime settimane. Il ponte sarà regolamentato da semafori situati alle sponde, sarà percorribile in modo monodirezionale e resterà in funzione per almeno dodici mesi, periodo durante il quale verrà elaborato un progetto per una nuova struttura definitiva.

Grazie al dispiegamento di una cinquantina di uomini dell’Esercito svizzero si è anche potuto lavorare a un guado a sud di Visletto, che permetterà il passaggio di macchinari pesanti e il materiale necessario per gli interventi in Val Lavizzara e Val Bavona.

Conseguenze del maltempo sul territorio

Il geologo cantonale, Andrea Pedrazzini, ha parlato delle numerose conseguenze per il territorio colpito dal nubifragio. Si contano danni a oltre cento edifici, diverse centinaia di metri cubi di materiale da evacuare a Mogno e a Prato Sornico, importanti erosioni di sponda tra Broglio e Prato Sornico, destabilizzazione dei muri di sostegno a sotto Menzonio, danni ingenti alle captazioni d’acqua comunali, agli acquedotti e fognature sia in Val Bavona che in Val Lavizzara, danneggiamento della rete elettrica.

A livello di viabilità si registrano invece danni alle strade comunali consortili, 200 metri di strada cantonale distrutta a Piano di Peccia, nonché il parziale crollo del Ponte che collegava Cevio a Visletto.

Mobilitazione degli enti coinvolti e dei volontari

Antonio Ciocco, ha poi ringraziato gli enti coinvolti e i volontari che si sono prodigati negli aiuti. Per la polizia sono state impiegate 762 unità fisiche per un totale di 6’824 ore di impiego. In aggiunta hanno partecipato anche un centinaio di militi da parte dei pompieri nonché 56 unità e 18 mezzi, per un totale di 640 ore di servizio, da parte del 144 e della REGA.

Federico Chiesa, capo ufficio presso la Sezione del Militare e della Protezione della Popolazione (SMPP), si è poi soffermato sul futuro impiego dei 466 volontari che si sono finora fatti avanti. Da lunedì sono inoltre stati attivati i canali per l’annuncio di necessità di supporto, da un lato a favore dell’agricoltura e dall’altro a favore dei privati e degli enti locali.

Vallemaggia, in arrivo il ponte dell'esercito

Il Quotidiano 08.07.2024, 19:00

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