Ticino e Grigioni

Variante, pure il TRAM dice no

Il tribunale boccia il progetto di revisione del piano regolatore del Municipio di Bellinzona, ancora incerto il ricorso

  • 9 giugno 2018, 20:04
  • Ieri, 01:13
Simone Gianini, capo dicastero territorio e mobilità di Bellinzona

Simone Gianini, capo dicastero territorio e mobilità di Bellinzona

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L'ostacolo sulla strada della variante di piano regolatore di Via Tatti a Bellinzona è stato confermato. Dopo il Governo, infatti, anche il Tribunale amministrativo (TRAM) dice "no" alla pianificazione dei terreni ai due lati della strada, in un comparto che diventerà la porta d'accesso della città con il semi-svincolo autostradale.

Nulla da fare quindi per il Municipio che si era rivolto ai giudici dopo la prima bocciatura giunta per mano del Consiglio di Stato, che in una decisione tecnica aveva fatto notare come il quadro giuridico fosse cambiato con l'entrata in vigore della nuova legge federale sullo sviluppo territoriale. Simone Gianini, municipale di Bellinzona e capo dicastero territorio e mobilità, non ritiene questa una doccia fredda "anche se non fa certamente piacere". Lo stesso capo dicastero ha riferito alle cronache della svizzera italiana (CSI) che la valutazione del ricorso al Tribunale federale sarà fatta nelle prossime settimane. "Sicuramente torneremo sul discorso nell'ambito dei lavori di master plan che ci aggiungiamo a iniziare, perché la Legge federale non impedisce uno sviluppo come da noi immaginato, chiede però che ci sia una compensazione. Quindi nell'ambito dei lavori pianificatori del nuovo Comune di Bellinzona sicuramente torneremo su questo comparto".

Comparto che è era negli interessi del gruppo Credit Suisse, che ha confermato ancora settimana scorsa - come ribadito da Gianini - di voler investire lì portando uno dei centri amministrativi con centinaia di posti di lavoro.

CSI/sdr

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