Ticino e Grigioni

Verdi pronti a due referendum

Partito in assemblea a Bellinzona. Promessa battaglia su salario minimo e riforma socio-fiscale

  • 11 novembre 2017, 19:38
  • Oggi, 03:38
Assemblea verde unanime

Assemblea verde unanime

  • RSI

I Verdi ticinese sono pronti al referendum sia sulla questione del salario minimo sia sulla riforma fiscale e sociale. La posizione è emersa sabato a Bellinzona nel corso dell’assemblea che ha unanimemente dato mandato al comitato di decidere il da farsi al momento opportuno.

Il movimento ecologista sembra essersi completamente lasciato alle spalle il duro scontro interno degli ultimi due anni che ha portato fra l'altro alla scissione del gruppo parlamentare. I toni assembleari sono stati molto più pacati rispetto a quelli di un anno fa, quando si era consumata la divisione.

Più che di persone e di spaccature si è parlato di posizioni da assumere a breve e medio termine affinché il partito alle prossime elezioni cantonali riesca a confermare la sua presenza in Gran Consiglio con sei deputati e di temi. Primo fra tutti quello del salario minimo, sul quale mercoledì il governo ha presentato il proprio messaggio. Non piace al partito promotore dell’iniziativa "Salviamo il lavoro in Ticino!" e che si è già mosso per sondare le intenzioni di partiti e movimenti che due anni fa avevano sostenuto la raccolta firme. Ma pure della riforma socio-fiscale varata dal Governo e che deve in gran parte essere ancora discussa dal Gran Consiglio. I Verdi daranno battaglia ritenendola pericolosa per lo Stato e per tutta la società.

Diem/CSI/Quot

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