Due avvocati ora agli arresti e la conferma del legame fra le perquisizioni in uno studio legale in Via Nassa a Lugano, e l'inchiesta sfociata nell'arresto di Paolo Clemente Wicht. Sono gli sviluppi del blitz intrapreso martedì da una quindicina di agenti, coordinati dal procuratore pubblico Andrea Minesso.
In un comunicato diffuso mercoledì, si riferisce che "gli accertamenti si inseriscono in una più ampia inchiesta" che lo scorso agosto "aveva portato all'arresto di un 52enne ex fiduciario": l'ex presidente dell'UDC ticinese, appunto. Al centro delle verifiche, si collocano segnatamente "l'origine e i retroscena economici di alcuni flussi di denaro poi confluiti su un conto già posto sotto sequestro e intestato al 52enne".
Al termine dei verbali di interrogatorio, è stato quindi disposto l'arresto dei due legali, un 47enne e un 55enne, entrambi di cittadinanza svizzera. Le maggiori ipotesi di reato, si legge nella nota, sono riciclaggio, falsità in documenti, favoreggiamento e coazione.
Altri accertamenti sono ora in corso. Intanto, la misura decisa nei confronti dei due avvocati dovrà essere sottoposta al Giudice dei provvedimenti coercitivi.
Red.MM/ARi
Di questa vicenda si è parlato nell'edizione di ieri (23.10.2018) del Quotidiano