Innocente su tutta la linea. Con una nuova presa di posizione, venerdì Paolo Clemente Wicht ha tenuto a ribadire la sua totale estraneità alle accuse contestategli dalla procura. Wicht è tornato a definire “illazioni” le malversazioni per circa sette milioni di franchi che l’ex presidente dell’UDC ticinese avrebbe compiuto ai danni della moglie.
Stesso discorso per la seconda denuncia sporta contro di lui, stavolta da un investitore. L'uomo accettò di finanziare con circa mezzo milione di franchi la realizzazione di tre villette nel Sopraceneri, senza però più rivedere il denaro investito.
Come già spiegato giovedì alla RSI dal suo legale, Enrico Germano, Wicht respinge ogni addebito: “Si tratta di una questione di natura privata per un’operazione commerciale. Una volta vendute le ville sarebbe dovuto entrare un utile, e questo investitore avrebbe potuto pretendere la restituzione con un congruo guadagno. Ma le difficoltà del divorzio hanno nel frattempo arenato la vendita.”
Nuovi dettagli nell'inchiesta Wicht
Il Quotidiano 20.09.2018, 21:00
In settimana il procuratore pubblico Andrea Minesso ha chiesto una proroga della carcerazione preventiva dell’ex fiduciario. La decisione del giudice competente giungerà a giorni.