L’uva e il vino sono i grandi protagonisti di questi giorni d’inizio settembre in Ticino. Nei vigneti si lavora alla vendemmia, mentre a Bellinzona, dopo la lunga assenza dovuta alla pandemia, è tornata PerBacco, la manifestazione dedicata all’enologia che animerà tre piazze della capitale fino a domenica proponendo al pubblico divertimento e gastronomia, ma soprattutto la possibilità di gustare 85 vini (24 bianchi, 52 rossi, 4 rosati e 11 bollicine) di 26 produttori.
La raccolta delle uve quest’anno è già in pieno svolgimento. Ha circa due settimane di anticipo rispetto al periodo canonico. Il caldo ha fatto maturare prima i grappoli e le uve bianche sono ormai quasi tutte state raccolta. La quantità è invece inferiore dato che la siccità ha ridotto il peso di ogni acino. I produttori (almeno quelli che non si sono visti devastare troppo la produzione dalla grandine o dall’eccessiva mancanza di acqua) sono comunque contenti: la qualità è ottima.
A preoccupare il settore (sempre più orientamento alla sostenibilità) ora sono i prezzi. Quelli di gestione (a cominciare dal carburante) sono in aumento e alcuni produttori dovranno, di conseguenza, ritoccare anche quelli di vendita. La domanda è a sapere come reagiranno gli estimatori di bianchi, rosé e rossi del Ticino.