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In ricordo di Santa Madre Teresa

Moriva 25 anni fa Madre Teresa di Calcutta, fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità

  • 5 settembre 2022, 18:01
  • 23 giugno 2023, 23:00

Albachiara del 05.09.2022 - Il ricordo di Madre Teresa di Calcutta

RSI Info 05.09.2022, 16:54

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Di: Lorenzo Perren

Oggi, lunedì 5 Settembre, a 25 anni dalla morte si ricorda la vita esemplare di Santa Madre Teresa di Calcutta. Persona straordinaria, nominata santa da Papa Francesco nel 2016 ed insignita del premio Nobel per la pace nel 1979, Madre Teresa di Calcutta ha dedicato la sua vita all’aiuto degli ammalati e dei bisognosi. Fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità, la santa ha ispirato il mondo alla carità e l’aiuto per il prossimo.

La vita prima della chiamata

Anjezë Gonxhe Bojaxhiu nasce a Skopje, oggi capitale della Macedonia, il 26 Agosto 1910, quintogenita di una famiglia benestante. Dopo la morte del padre tuttavia, avvenuta quando la piccola Agnese aveva ancora otto anni, la famiglia si trova in gravi difficoltà economiche. La madre cresce la famiglia secondo i precetti della fede cristiana cattolica avvicinando la figlia all’attività parrocchiale della chiesa del Sacro Cuore della cittadina. Fin dalla giovinezza si distingue nell'aiuto per le persone povere.

Sempre in quel periodo conosce l’India attraverso le lettere pervenute alla parrocchia dai missionari gesuiti attivi nella regione del Bengala, con capitale Calcutta. A 18 anni, affascinata dalle missive, decide dunque di recarsi nella regione per prendere i voti come aspirante nelle suore di Loreto, un ramo della Beata Vergine Maria che svolgeva attività missionarie in India.

Il 24 maggio 1931, dopo due anni trascorsi nel convento di Darjeeling – dove apprende la lingua inglese e bengalese nonché qualche nozione di infermieristica – Agnese prende i voti temporanei con il nome di Maria Teresa.

Raggiunge dunque Calcutta, dove vive e lavora fino al 1948 presso il collegio cattolico di Saint Mary’s High School nel sobborgo di Entally, per lo più frequentato dai figli dei coloni britannici. Insegna storia, geografia e hindi e si contraddistingue per l'impegno dimostrato, assumendo diverse cariche organizzative fino ad essere nominata direttrice della scuola. In questo periodo pronuncia i voti perpetui, nel 1937 a Darjeeling, diventando Madre Teresa.

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Madre Teresa fotografata mentre discute coi pazienti in una strada di Calcutta nel 1960

  • Archivio Keystone

La svolta: la chiamata nella chiamata

Ma saranno gli eventi della sanguinosa tarda estate 1946 a innescare un cambiamento nella vita della futura Santa. Il Grande Massacro di Calcutta – avvenuto nell’agosto del '46 – impressiona fortemente la suora che comincia un periodo di profonda riflessione circa la sua missione. Riflessione che trova la sua definitiva conclusione in una notte di settembre, quando Madre Teresa riceve la famosa chiamata nella chiamata.

“Sentivo che il Signore mi chiedeva di rinunciare alla vita tranquilla all'interno della mia congregazione religiosa per uscire nelle strade a servire i poveri. Era un ordine. Non era un suggerimento, un invito o una proposta [...]” (Madre Teresa mi ha detto, Ancora Editrice, Milano, 2010).

È nel 1946 che decide allora di uscire dal convento e mettersi al servizio dei più poveri. La decisione è combattuta e osteggiata, ma nel 1948 riesce infine ad ottenere l'autorizzazione dal Vaticano per andare a vivere da sola nella periferia di Calcutta. Abbandona quello stesso anno il velo nero e ottiene la cittadinanza indiana. Sempre nel 1948, presso le suore di Patna, apprende l'importanza dell'igiene e dell'alimentazione per migliorare la vita di coloro che abitavano negli slum.

Inizia la sua autentica missione in uno dei più poveri quartieri di Calcutta, lo slum di Motijhi, nel '48, con una capanna come base. All'epoca assiste i bambini poveri del quartiere. La sua figura attira subito l'interesse locale riuscendo a circondarsi rapidamente di volontari ed aiutanti. Insieme offrono servizi di insegnamento, distribuzione di cibo ed istruiscono gli abitanti del bassofondo all'igiene personale.

L'impegno si concretizza poi nel 1950 con la fondazione della congregazione delle Missionarie della Carità, il cui obbiettivo è quello di prendersi cura dei più poveri tra i poveri. La divisa è quella di un sari bianco a strisce azzurre, scelto dalla stessa fondatrice perché tra i più economici fra quelli trovati sul mercato. I precetti di San Francesco sono quelli che guidano la congregazione, incentrati su un rigoroso stile di vita in linea con quello dei poveri loro assistiti.

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Madre Teresa di Calcutta assieme a Papa Giovanni Paolo II nel 1986

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Memorabile è inoltre l'aiuto offerto da Madre Teresa ai malati. Fra le varie opere di carità si ricordano l'inaugurazione della Casa dei Puri di Cuore, dedicata ai numerosi malati a cui era stato rifiutato l’aiuto ospedialiero – fenomeno diffuso all’epoca – e la struttura Dono d'Amore di Ghandi, ispirata dalla sua opera e ideata per i malati di lebbra. L'aiuto e la dedizione implacabili vengono supportati dal governatore del Bengala, che nel 1961 affida alle missionarie un terreno nella regione, dove i malati di lebbra possono vivere e lavorare, godendo di un'inclusività persa altrove a causa del morbo.

Il suo lavoro riceve nel 1965 l'importante riconoscimento dalla Santa Sede: Papa Paolo VI concede alla congregazione di Madre Teresa il diritto pontificio, permettendo alle missionarie di operare anche fuori dall'India. Le sedi allora si moltiplicano: dal 1965 in Venezuela, due anni dopo in Sri Lanka e poi a ruota in tutti i continenti.

Madre Teresa continua indefessa nel suo aiuto ai bisognosi fino alla morte il 5 ottobre 1997, all'età di 87 anni.

Riconoscimenti e critiche

Madre Teresa piace; la persona e l'esistenza suscitano l'interesse dei media, l'attenzione dei politici e l'ammirazione delle grandi organizzazioni di tutto il mondo. La sua attività la rende celebre inizialmente in Asia, negli anni '60, dove raccoglie numerosi premi e riconoscimenti. Tra i principali, si ricordano il Bharat Ratna ed il Padma Shri, rispettivamente la prima e la quarta più alta onoreficienza civile della Repubblica indiana.

Il decennio successivo vede poi la fama di Maria Teresa dilagare in tutto il mondo, dove ai già prestigiosi meriti le si riconoscono ulteriori ed importanti riconoscimenti, tra cui spicca il Premio Nobel per la pace, "per il lavoro compiuto nella lotta per vincere la povertà e la miseria", ma anche il premio Balzan per l'umanità e il Premio Internazionale Albert Schweitzer.
Particolarmente acclamata negli Stati Uniti d’America, riceve la medaglia presidenziale della libertà da Ronald Reagan nel 1985.

Come spesso accade tuttavia, la celebrità porta con sé anche le malelingue. Controversie e critiche coinvolgono la sua attività sanitaria. In particolare, la stampa medica ha sempre lamentato cattive condizioni nei suoi centri per i bisognosi, riferendo di prassi ed approcci non in linea con gli standard della scienza. La comunità medica, inoltre, mise sempre in dubbio l’attendibilità delle cure miracolose profuse dalle icone della santa.

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Tributi florali per il funerale di Madre Teresa nel 1997

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I Miracoli

Madre Teresa di Calcutta riceve la beatificazione da Giovanni Paolo II nel 2002, dopo la miracolosa guarigione di Monica Besra, una donna indiana vittima di un misterioso male all'addome. La donna sostiene di essere guarita grazie ad un piccolo medaglione di Madre Teresa appoggiato sulla zona lesa che, assieme alla preghiera, ha sanato il suo malessere.

Il miracolo per la canonizzazione è avvenuto invece nel 2008, per aver salvato l’ingegnere brasiliano Marcilio Haddad Andrino. All'ingegnere erano stati diagnosticati otto ascessi celebrali e una grave forma di idrocefalia, scomparsi dopo le numerose preghiere della moglie. Durante la preghiera, questa era solita appoggiare sul capo del marito una reliquia di Maria Teresa, alla quale si ascrive la difficile e non prevista guarigione.

A 25 anni dalla morte, il suo spirito vive ancora

Oggi, 5 settembre, viene aperta a Calcutta una nuova casa per i bambini di strada. È l'iniziativa con cui le Missionarie della Carità celebrano il 25esimo anniversario della morte della fondatrice.
La struttura inaugurata oggi si aggiunge alle 263 case di aiuto ai bisognosi sparse in tutto il mondo attraverso le quali le missionarie prestano assistenza a poveri, bambini ed ammalati.

Il ritratto di Madre Teresa

Telegiornale 04.09.2016, 14:30

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