Indaga la procura antiterrorismo sull'assassinio di un insegnante di storia, decapitato per strada nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì, a Conflans Saint-Honorine, a nord-ovest di Parigi. Il suo assalitore, uno studente 18enne, a quanto sembra di origine cecena, con precedenti per reati comuni e armato di coltello da cucina, è stato intercettato in una località vicina dalla polizia, che lo ha ucciso. Stando a testimoni, avrebbe gridato "Allah akbar" al momento di infliggere le coltellate fatali, un'informazione che gli inquirenti stanno ancora verificando.
Fonti delle forze dell'ordine citate da diversi media francesi hanno spiegato che la vittima, che insegnava poco lontano dal luogo dove è stato colpito, durante una lezione sulla libertà di espressione aveva mostrato in classe della caricature raffiguranti Maometto. Dopo quell'episodio, era stato minacciato da alcuni genitori e nel quartiere avevano cominciato a circolare voci di "blasfemia", tanto che l'uomo aveva deciso di sporgere denuncia. Lo scrive il sito del quotidiano Le Figaro.
L'aggressione, che ha indotto il presidente Macron ad aprire una cellula di crisi con il premier Castex e il ministro dell'interno Darmanin, rientrato d'urgenza dal Marocco, coincide con il processo in corso per la strage nella redazione di Charlie Hebdo, nel 2015. Poche settimane fa, nel luogo dove aveva sede il giornale satirico, un pachistano di 25 anni aveva accoltellato due persone, ferendole gravemente.
Un professore decapitato a Parigi
Telegiornale 16.10.2020, 22:00