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Sisma, serie di arresti in Turchia

Fermati oltre cento imprenditori edili - Estratti dalle macerie alcuni superstiti mentre il bilancio si fa sempre più pesante

  • 12 febbraio 2023, 11:46
  • 24 giugno 2023, 04:29

Notiziario 09.00 del 12.02.2023

RSI Info 12.02.2023, 11:36

  • keystone
Di: ATS/AFP/ANSA/Swing

Il bilancio del devastante terremoto di lunedì scorso tra Turchia e Siria continua ad aggravarsi. Nella mattinata di domenica, la televisione panaraba Al Jazeera ha diffuso un nuovo bilancio del sisma portando a oltre 29'100 il numero delle persone morte. Di queste oltre 24'000 sono decedute in Turchia, mentre oltre 4'500 in Siria.

Nelle ultime ore le migliaia di soccorritori impegnati nelle zone terremotate hanno ancora salvato alcuni superstiti tra le macerie degli stabili crollati. Un bebè di sette mesi è stato tratto in salvo nel distretto di Antakya, nella provincia meridionale turca di Hatay , dopo essere rimasto intrappolato tra i detriti per 140 ore, come riferisce l'agenzia di stampa statale turca Anadolu. Nel distretto di Nizip della stessa provincia, una ragazzina di cui non è stata resa nota l'età è stata estratta dalle macerie 146 ore dopo il terremoto. Sempre nella provincia di Hatay, nel distretto di Antakya, un uomo di 35 anni è stato tratto in salvo da squadre di soccorso turche e rumene dopo 149 ore.

I soccorritori elvetici sempre attivi

Le squadre della Società svizzera dei cani da ricerca e da soccorso (REDOG), impegnate nella città turca di Iskenderun per ritrovare eventuali sopravvissuti, stanno bene. Persone e cani si trovano in buone condizioni e non hanno problemi di salute. I cani hanno subito solo lievi ferite, ha dichiarato oggi, domenica, all'agenzia Keystone-ATS la responsabile della ricerca di persone sepolte sotto le macerie presso REDOG, Linda Hornisberger. I soccorritori sono molto riconoscenti, soprattutto in considerazione del fatto che potrebbero esserci scosse di assestamento nella regione, ha aggiunto. Anche la situazione dal punto di vista della sicurezza è sotto controllo e l'esercito turco è sul posto.

Il viaggio di ritorno in Svizzera, per le dieci persone e i sei cani che lavorano per REDOG, è attualmente in fase di pianificazione.

Notiziario 08.00 del 12.02.2023 L’intervista di Mattia Serena a Mauro Bonomi

RSI Info 12.02.2023, 11:26

I timori dell'ONU sul bilancio delle vittime

Il bilancio delle vittime del potente terremoto di lunedì scorso tra Turchia e Siria "potrebbe raddoppiare o anche triplicare nelle prossime ore e giorni". Lo teme il capo dell'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite Martin Griffiths.

Ieri, sabato, lo stesso Griffiths ha visitato la città di Kahramanmaras in Turchia, epicentro del terremoto di magnitudo 7,8 del 6 febbraio. "Penso che sia difficile stimare con precisione il numero di morti, perché dobbiamo andare sotto le macerie, ma sono sicuro che sarà il doppio o più", ha detto a Sky News il funzionario ONU. Secondo le Nazioni Unite ad oggi sarebbero almeno 870'000 persone hanno urgente bisogno di pasti caldi in Turchia e Siria. Si ritiene che solo in Siria siano attualmente 5,3 milioni le persone senza casa.

Catena della Solidarietà

La Catena della Solidarietà ha ricevuto donazioni per un totale di 14'019'007 franchi per le vittime del terremoto in Turchia e Siria. Il bilancio della raccolta di fondi è stato diffuso nell'odierna mattinata di domenica dalla stessa Catena.

L'organizzazione destinerà una gran parte dei fondi raccolti per le vittime del terremoto alla Siria, come ha dichiarato la direttrice della Catena Miren Bengoa in un'intervista diffusa domenica dal SonntagsBlick, aggiungendo che "la situazione lì è particolarmente precaria". Molte "zone colpite in Siria sono isolate. La Siria è stata duramente colpita dalla guerra per dodici anni [...]. Già prima del devastante terremoto milioni di persone dipendevano dagli aiuti umanitari e oggi devono cercare di sopravvivere ai danni del terremoto con condizioni meteorologiche estreme".

La Catena della Solidarietà utilizza il denaro raccolto per finanziare direttamente le operazioni di soccorso delle 25 organizzazioni svizzere partner in Turchia e Siria.

La difficile situazione in Siria

Raffica di arresti

Le autorità turche hanno arrestato nelle ultime ore oltre 100 costruttori edili nelle 10 province colpite dal terremoto di lunedì scorso: si tratta di persone legate ad alcuni degli edifici crollati, sospettati di avere violato le normative edilizie del Paese. Lo riporta l'agenzia di stampa Anadolu. Il ministero della Giustizia, infatti, ha autorizzato quasi 150 procure locali a istituire "unità investigative sui crimini legati al terremoto". I procuratori potranno avviare cause penali contro tutti i "costruttori e i responsabili" del crollo degli edifici che non rispettavano i codici esistenti, introdotti dopo un disastro simile nel 1999.

Uno di questi imprenditori è Mehmet Yasar Coskun, responsabile della costruzione di un condominio di lusso di 12 piani con 250 appartamenti nella provincia di Hatay che è stato raso al suolo dal terremoto. L'uomo è stato arrestato venerdì all'aeroporto di Istanbul mentre cercava di lasciare il Paese per andare in Montenegro, ha riferito Anadolu. I procuratori di Istanbul ne hanno ordinato l'arresto dopo aver scoperto i suoi piani di volo.

In manette centinaia di costruttori

La Svizzera aiuti i sopravvissuti

La Svizzera aiuta i sopravvissuti al terremoto in Turchia e in Siria. Avrà la priorità chi ha perso la casa o l'appartamento e desidera soggiornare temporaneamente presso parenti nel nostro Paese. Per passare attraverso una procedura di visto accelerata, le persone interessate devono compilare un modulo. Secondo la Segreteria di Stato per la migrazione, finora 603 persone lo hanno fatto, come scrive la SonntagsZeitung. Tutte le domande vengono controllate individualmente dalle autorità.

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