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Spagna: sarà difficile governare

Il PP cresce, ma il PSOE (che era dato per spacciato) acquista due seggi - VOX crolla e alla fine la sinistra ha un seggio di vantaggio sugli avversari

  • 23 luglio 2023, 20:11
  • 11 settembre 2023, 14:26

Elezioni in Spagna

Telegiornale 23.07.2023, 20:00

Di: tve/Mgl e da Madrid Davide Mattei

E’ una camera dei deputati dove sarà molto difficile formare una maggioranza stabile quella che esce dalle elezioni legislative anticipate in Spagna di ieri (domenica 23). Nessuna coalizione raggiunge la maggioranza assoluta di 176 seggi su 350. Ma il blocco di sinistra, che era dato per spacciato, mantiene addirittura un seggio di vantaggio sugli avversari: 172 contro 171.

Come previsto, il Partido Popular (conservatore) ha guadagnato più di tutti: 47 seggi, attestandosi a quota 136. Ma l’estrema destra di VOX, con cui avrebbe potuto creare una maggioranza, è crollata a quota 33, perdendone 19.

Il PSOE di Pedro Sanchez non perde, ma addirittura acquista due seggi, salendo a 122. Quarta forza nell’emiciclo, la sinistra radicale di Sumar (erede di Podemos) perde sette seggi e ne avrà 31.

La grande sconfitta è VOX: l’elettorato spagnolo non ha voluto aprire all’estrema destra, che pure è già al potere in diverse regioni come partner di minoranza dei popolari. Il leader di VOX Santiago Abascal già ammicca ad un possibile ritorno alle urne in tempi brevi.

Il PP canta vittoria, ma è una vittoria amara. Alberto Núñez Feijóo rivendica il diritto di provare a formare una coalizione e mette in guardia gli avversari: non provate a bloccarci.

Sul fronte opposto Pedro Sanchez, dopo la bastonata delle elezioni di maggio, non solo contiene i danni, ma può effettivamente impedire agli altri di governare. Sulla carta potrebbe tentare un governo minoritario di sinistra con l’astensione di “Junts per Catalunya”, gli indipendentisti di Charles Puigdemont. Ma è una scelta difficilissima: l’estrema destra già lo accusa di mirare a restare al potere con i nemici della Spagna.

La serata è stata emozionante, ma ora Re Felipe ha davanti a sé un duro lavoro dall'esito incerto.

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