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Aria nuova a Beirut per LGBT

Un salone di bellezza, aperto a tutti, senza pregiudizi e intolleranze in una nazione - il Libano - in cui l'omosessualità è ancora reato punibile

  • 11 ottobre 2019, 07:50
  • 22 novembre, 21:02
03:37

"Out" bellezza Queer

RSI/Daniela Sala 11.10.2019, 07:45

La ceretta per gli uomini? Un tabù. Un trucco professionale per le drag queen? Impossibile. Ma le cose a Beirut da circa un anno stanno cambiando, soprattutto da quando Kim ha deciso di aprire il primo salone di bellezza in Libano, che sia anche spazio sicuro e accogliente per le persone LGBT.

Tra le sue clienti ci sono diverse donne trans e drag queen: “Sono persone - spiega Kim - che vivono spesso rinchiuse, escono di notte e non possono mai essere se stesse al cento per cento. Questo invece è uno spazio sicuro, aperto a tutti”. L’unica cosa a non essere tollerata sono i pregiudizi, ‘battutine’ e sopracciglia alzate alle richieste dei clienti. La make-up artist di Out è una donna trans lei stessa.

In un paese in cui l’omosessualità è ancora formalmente un reato punibile per legge e in cui le persone trans subiscono pesanti discriminazioni, aprire un negozio del genere ha un significato particolare. E per Kim è stata una scelta fortemente motivata dal suo vissuto personale: suo fratello infatti si è dichiarato gay solo dopo essere emigrato negli Stati Uniti: “Ho pensato a come deve essere stato per lui crescere qui - spiega - e ho deciso di fare la mia parte per sfidare il modo di pensare della gente”.

Daniela Sala

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