Le registrazioni del controllo aereo francese scagionano almeno in parte Alain Berset dalle responsabilità per l'intervento di polizia aerea del 5 luglio, quando due caccia transalpini hanno intercettato un monomotore ai cui comandi si trovava il consigliere federale.
Un'ora dopo che il ministro elvetico aveva sorvolato (appena sfiorato in realtà) una zona proibita, l'aerodromo militare di Avord, i controllori hanno cercato di contattarlo ma per ben tre volte hanno usato una sigla sbagliata (e inesistente): "Hotel-Bravo-Tango-Oscar-Romeo", ovvero HB-TOR. È quanto rivela il Tages-Anzeiger. L'apparecchio noleggiato da Berset era contrassegnato invece HB-TDR e forse per questo il pilota per tre volte aveva ignorato la chiamata. Tanto più che in occasione di una fermata intermedia, per le formalità di confine a Dole, Berset era stato pregato di limitare le comunicazioni, per una carenza di personale da parte francese.
Nuovi dettagli sul volo di Alain Berset
Telegiornale 24.07.2022, 14:30
Dopo altri due stop, a Châtellerault e Loudun, e le tre mancate risposte era partito l'ordine di decollo agli apparecchi militari. Venti minuti più tardi era poi giunta la conferma che il Cessna partito da Ecuvillens presso Friburgo si era posato a Thouars, scortato dai Rafale. Sottoposto a controlli, Berset era stato poi autorizzato a ripartire e non rischia nessuna conseguenza legale.
La "SonntagsZeitung" nella sua versione online ha pubblicato le registrazioni delle trasmissioni radio. Berset non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, così come non hanno voluto prendere posizione né il Dipartimento federale dell'interno (DFI), né l'Ambasciata di Francia a Berna, interpellati da Keystone-ATS.
Berset ha taciuto l'episodio
Telegiornale 17.07.2022, 14:30