Per far luce sui fatti, non si creerà nessuna Commissione parlamentare d’inchiesta. Il Consiglio nazionale ha respinto lunedì - con 122 voti contro 67 - due iniziative parlamentari presentate da socialisti e Verdi. Le due mozioni volevano chiarire il grado di coinvolgimento del Servizio delle attività informative della Confederazione. Il lavoro già svolto dalla Delegazione delle commissioni della gestione è stato, però, giudicato sufficiente dalla maggioranza.
La vicenda aveva suscitato parecchio clamore. L'azienda Crypto, con sede a Zugo, era stata per una decina d’anni fonte di informazioni preziose per gli Stati Uniti. Seppure i servizi segreti svizzeri lo sapessero fin dal 1993. Il Consiglio federale ne era, però, rimasto all'oscuro. Una storia di spionaggio di cui non si conoscono ancora tutti i dettagli. Molti dossier sono stati distrutti illegalmente e diverse interviste non sono state registrate, ha fatto notare la bernese Aline Trede (Verdi).
Le novità sul caso Crypto
Telegiornale 10.11.2020, 21:00