L'Heidi giapponese a Zurigo

Il cartone animato giapponese dedicato ad Heidi, che non ha mai smesso di piacere a grandi e piccoli, è stato creato 45 anni fa ma in pochi sanno che prima di realizzarlo, i suoi autori visitarono i Grigioni per essere sicuri di riprodurre fedelmente luoghi e persone della regione. Oggi il museo nazionale svizzero di Zurigo dedica un'esposizione proprio a questo aspetto della serie.

"Questo cartone animato è diventato una finestra attraverso la quale la Svizzera si è fatta conoscere nel mondo, non solo in Giappone. Con questa esposizione vogliamo mostrare come gli autori della serie si siano impegnati per dare un'immagine fedele del personaggio e della Confederazione", spiega Hans Bjarne Thomsen, curatore della mostra.

Ai tempi, invece, alcuni ritenevano che quella realizzata in Giappone sarebbe stata una versione kitsch, che i giapponesi non potevano sapere nulla di Heidi e della cultura svizzera. E invece, prima di realizzare la serie, quattro disegnatori e autori, tra cui i grandi Miyazaki e Takahata, visitarono i luoghi che li ispirarono, come la casa del nonno, documentata in una fotografia da loro scattata nel 1973.

Due dei quattro autori sono ora arrivati apposta dal Giappone per la mostra: fu Yoichi Kotabe che 45 anni fa, dopo aver visitato Meienfeld e dintorni, diede un volto ad Heidi. "Una delle ragioni del successo di Heidi è proprio il fatto che abbiamo potuto venire in Svizzera, vedere i paesaggi, immergerci nell'atmosfera, incontrare la gente del posto, per capire come sono fatti gli svizzeri. Poi, in Giappone, abbiamo cercato di ricreare tutto ciò nel modo più fedele possibile con i disegni, le animazioni e i suoni", spiega Kotabe.

E pensare che la televisione svizzera non diffuse mai la serie giapponese che rese Heidi famosa prima nel paese del sol levante e poi nel resto del mondo.

TG/M. Ang.