Oltre la metà del personale di cura che lavora in Svizzera è stato formato all’estero, in paesi che a loro vola fanno capo ad altri. Un fenomeno che alla fine porta a rubare professionisti ai paesi più poveri. È questo il punto di vista di Martin Leschorn, direttore di Medicus Mundi, associazione che riunisce varie associazioni umanitarie attive in ambito sanitario.
Un codice dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) prevede che ogni paese formi personale sanitario sufficiente per i propri bisogni. Tuttavia, la realtà è ben diversa, ragione che secondo Medicus Mundi dovrebbe vincolare gli Stati a questa raccomandazione.
La rivendicazione non è nuova, ma Leschorn spera che la situazione emergenziale attuale porti a riconsiderarne la portata. L'associazione sottolinea anche la necessità di migliorare le condizioni lavorative degli infermieri, per limitare il numero di coloro che abbandonano la professione dopo pochi anni.
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