Svizzera

Livelli alle medie, Romandia divisa

Non solo in Ticino fanno discutere: a Ginevra è stata proposta una riforma, ma è stato già lanciato un referendum da UDC e PLR - I diversi modelli cantonali

  • 22 gennaio 2022, 10:46
  • 20 novembre, 18:47
03:33

Riforma scuole medie, la proposta di Ginevra

Telegiornale 21.01.2022, 21:00

Di: TG/AlesS 

In Ticino, le discussioni sui livelli alla scuola media proseguono, ma anche in Romandia sono diversi i cantoni che hanno affrontato la questione. Quello che emerge è una diversità di approccio: se da un lato Giura, Neuchâtel e Vallese optano per una scuola più eterogenea, con un ingresso comune e i livelli solo in determinate materie, Ginevra e Friburgo raggruppano gli allievi in tre categorie dal primo anno sulla base dei voti.

Poi c’è il Canton Vaud che ha optato per due raggruppamenti al posto di tre. Ma proprio qui e soprattutto a Ginevra le cose potrebbero cambiare siccome è stata proposta una riforma, come spiega Anne Emery-Torracina, consigliera di Stato ginevrina: "Bisogna riformare le scuole medie semplicemente perché così non funzionano", afferma, "abbiamo degli allievi che sono abbandonati dal sistema, molti pochi nella sezione meno esigente e che non raggiungono sufficienti competenze e quindi abbiamo deciso vedere cosa e come si fa altrove, in altri cantoni come il Vallese e in altri paesi dove la selezione si pratica più tardi". In pratica due anni, dunque, a classi miste e la selezione spostata al terzo anno.

Una riforma che però è stata bloccata da un referendum lanciato da UDC e PLR. "Classi completamente miste non funzionano molto bene, le classi con i livelli dall'inizio è la situazione che abbiamo adesso e ci sono dei problemi", afferma Jean Romain, deputato PLR, "e allora hanno voluto fare un compromesso, ma non è mai stato testato prima e la fretta con cui è avanzata la riforma non va bene. Quello che vogliamo è fare anzitutto un test in un paio di scuole per un anno per vedere i risultati". In realtà la riforma è stata discussa da diversi anni, e la partecipazione ai lavori da parte dei partiti, sindacati e insegnanti dicono ci sia stata. Il prossimo appuntamento dovrebbe essere per il 15 maggio, ipotetica data del referendum.

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