Svizzera

"Mafia sottovalutata in Svizzera"

"Stiamo affinando gli strumenti per meglio contrastare la criminalità organizzata nella Confederazione", annuncia Nicoletta della Valle

  • 2 settembre 2019, 14:52
  • 22 novembre, 21:16
01:27

RG 12.30 del 02.09.19: il servizio di Gian Paolo Driussi

RSI Info 02.09.2019, 14:45

  • keystone
Di: RG/bin 

Espulsioni, divieti d'entrata, corsi antiriciclaggio per le banche e un regolare scambio di informazioni fra Confederazione e Cantoni. La polizia federale ha definito e sviluppato i contenuti del piano nazionale antimafia, annunciato poco meno di un anno fa. Alcune tra le misure previste sono state attuate, lavorando soprattutto sul fronte della prevenzione.

"Tutto il fenomeno mafia è stato sottovalutato in Svizzera… I provvedimenti già adottati riguardano non tanto la repressione, quanto la prevenzione e la cooperazione”, ricorda ai microfoni della RSI Nicoletta della Valle.

“Oltre ad aver applicato misure di polizia amministrativa, come espulsioni e divieti di entrata, abbiamo lavorato anche sulla formazione dei funzionari dell’amministrazione federale e cantonale” per meglio riconoscere i casi di riciclaggio, aggiunge la direttrice di FEDPOL. Cifre alla mano, emerge che solo nell'ultimo anno sono stati emanati 13 divieti di entrata per persone condannate all’estero per mafia e il Ticino figura tra le realtà maggiormente attente alla problematica, afferma la funzionaria.

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